Sèn Jan, per Leopoldo Rizzi Vigo di Fassa viene snobbato
Con quel plebiscito a favore della fusione, Sèn Jan sembrava essere il desiderio che s’avvera. E ora? La comunità di Vigo, sostiene l’ex sindaco Leopoldo Rizzi (nella foto a sinistra col sindaco di Sèn Jan Florian), già si pente della scelta fatta. Lamentele e delusione che arrivano tutte sulle spalle della minoranza.
Al primo passaggio dell’ordine del giorno del consiglio riunitosi mercoledì sera, Rizzi coglie la palla al balzo, e a proposito della variazione di bilancio di 240.000 euro per interventi, tra l’altro, tutti afferenti al territorio di Vigo (rifacimento guardrail a Tamion, nuove luminarie natalizie e demolizione edificio al Passo Costalunga con creazione di parcheggi pubblici), ha voluto manifestare le sue perplessità. «Sento preoccupazione a Vigo. Quali sono i reali impegni e le reali intenzioni?» chiede Rizzi, e continua: «I principi che hanno motivato la gente alla fusione non trovano applicazione nel bilancio. Vengono destinati 5 milioni allo sport e i progetti lasciati dalla nostra amministrazione non trovano realizzazione».
Non ce la fa proprio il sindaco Giulio Florian a usare quel tono da professore di Rizzi e senza ricorrere come il collega a citazioni latine, risponde preciso, pure un po’ scocciato e deluso per: «Una minoranza che si preoccupa solo di Vigo senza mai parlare di Sèn Jan».
Ricorda quindi a Rizzi che «Abbiamo eredito da Vigo una situazione dove non c’era un solo progetto esecutivo» e poi ricorda che i 5 milioni destinati allo Ski Stadium Aloch derivano da contributo Provincia, enti locali e Comune General. E prosegue con arguta ironia «Ma io sono di Pozza pertanto sono di parte, quindi passo la parola al vicesindaco, di Vigo».
Germano Pedrotti ribadisce quanto detto da Florian aggiungendo un chiarimento sulla scelta di chiudere la Pro Loco in favore di un comitato manifestazioni, cosa che ha effettivamente destato in certi ambiti malumori.
Ancora la voce di Vigo, tramite Lisanna Cincelli ed Erwin Obletter, a sottolineare la loro disponibilità a recepire eventuale malcontenti e soprattutto anche la necessità di lavorare insieme.
Il progetto per i lavori alla caserma dei Vigili del fuoco e per la sala consigliare, che diverrà sala pluriuso, è vincolato a una perequazione: i precedenti accordi disattesi hanno comportato una ricontrattazione, ma l’accordo è raggiunto pertanto il suolo necessario per l’ampliamento diverrà presto proprietà comunale.
La Strada dei Borghi, progetto di Rizzi, è in fase di riprogettazione, che parte dal rifacimento dei servizi, della pavimentazione e dell’illuminazione e solo dopo tutto ciò installerà i totem. «Perché per costruire una casa si parte dalle fondamenta» chiarisce il primo cittadino.
A seguire l’adozione definitiva della variante al Piano regolatore dell’ex comune di Vigo, riguardante i parcheggi di Tamion e la riqualificazione dell’Hotel Rosa e degli spazi adiacenti. Autorizzato anche il nuovo ponte sul rio San Nicolò, in località Vidor - Garnete. Il nuovo attraversamento sarà costruito alcune centinaia di metri prima dell’attuale, più ampio e soprattutto non più a ridosso del pendio spesso soggetto a eventi franosi. Infine il Comune ha acquisito la proprietà di due particelle antistanti l’edificio «El Zirm», qui sarà la fermata degli autobus che in tal maniera non sosteranno più sulla stradone paralizzando il traffico.