Tra l'Isola di Rodi e la Val di Fiemme rinsaldata un'amicizia che dura dal 1935
Da molti anni ormai è in corso un particolare rapporto di amicizia tra la valle di Fiemme e il paese di Campochiaro, nell’isola di Rodi (Grecia) dove, nel 1935, prima della seconda guerra mondiale, si trasferirono numerose famiglie di boscaioli di Fiemme, emigrati in questa località del Mediterraneo per trovare lavoro e garantire un importante contributo di professionalità, maturato in una valle che ha sempre avuto nel legno il settore più importante della propria economia. Qui sarebbero rimaste fino al 1947.
Una dozzina di persone della Pro Loco di Campochiaro, guidate dal loro presidente George Toppos (nella foto con Boninsegna), hanno ricambiato in questi giorni l’ultima visita fatta da una delegazione fiemmese nel settembre del 2017 e sono venuti in valle di Fiemme per incontrare quella comunità dalla quale, 83 anni fa, partirono i primi emigranti verso l’isola greca. Gli ospiti sono stati accolti venerdì scorso alle 17 nel salone centrale del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme dallo Scario Giacomo Boninsegna, da altre autorità locali e da alcuni discendenti e famigliari degli emigrati, per una breve ma intensa cerimonia di benvenuto, coordinata da Raffaele Zancanella, vicepresidente della Pro Loco di Castello/Molina, che ha organizzato l’evento (era presente anche il presidente Andrea Daprà) e che ha voluto rivitalizzare così il rapporto con Rodi.
Lo stesso Scario ha salutato gli ospiti, esprimendo «profonda gratitudine per la comunità di Campochiaro che ha accolto i boscaioli fiemmesi, garantendo loro importanti opportunità di lavoro. Dopo i danni provocati dalla recente alluvione di fine ottobre - ha aggiunto - ora siamo noi a dover trovare, anche all’estero, boscaioli sufficienti per recuperare il legname schiantato», augurando a tutti buon soggiorno, con la speranza di «poter rendere in futuro la visita a Rodi». Boninsegna ha poi consegnato a Toppos la classica «minèla» e il sigillo storico della Magnifica.
L’assessora comunale di Cavalese Ornella Vanzo, presente con la collega Giuseppina Vanzo, ha quindi donato all’ospite il volume sulla storia del paese, e Gianpaolo Corradini che, assieme a Franca Degiampietro e Riccardo Selle ne era stato il promotore nel 2012, ha consegnato il libro «Gli uomini del legno sull’isola delle rose» (sulla vicenda del villaggio italiano a Campochiaro), curato sei anni fa da Renzo Maria Grosselli, mentre Franca Degiampietro ha distribuito a tutti gli ospiti una pergamena ricordo della loro visita in Fiemme e un saluto speciale, con la consegna dello stemma del Comune, è stato fatto da Marco Larger sindaco di Castello/Molina, un paese dal quale partirono numerosi migranti verso l’isola.
In chiusura, Toppos ha ringraziato tutti per l’accoglienza, ribadendo la volontà di intensificare ulteriormente i rapporti di amicizia e di collaborazione tra le due comunità.