L'obiettivo della Magnifica Comunità di Fiemme recuperare 200 mila metri cubi di legname
Tutti approvati i punti all’ordine del giorno del Consiglio dei Regolani della Magnifica Comunità di Fiemme, riunito alle ore 18 di giovedì per l’ultima seduta del 2018 e della legislatura, fatta eccezione per due argomenti relativi ai rendiconti finali della ristrutturazione del rifugio Corno e degli interventi al passo di Lavazè.
Dovevano essere presentati entro il 31 dicembre onde ottenere i contributi previsto dalla Provincia. Per altro la situazione meteorica avversa, verificatasi dopo gli eventi disastrosi di fine ottobre, non ha consentito il completamento delle opere previste per cui è stato necessario chiedere una proroga ed i due punti sono stati rinviati.
Tutti d’accordo per la conferma della concessione ai Vicini di Fiemme, a prezzo agevolato di 25 euro al metro stero, del materiale legnoso proveniente dagli scarti di lavorazione dei semilavorati (i cosiddetti «zocchetti»), prodotti presso la segheria di Ziano. Il prelievo è riservato esclusivamente ai Vicini capifuoco ultrasessantenni ed ai disabili di qualsiasi età. «E’ il riconoscimento - ha detto lo Scario Giacomo Boninsegna - della vicinanza della Magnifica ai Vicini che, per vari motivi, non riescono a procurarsi direttamente nel bosco la legna di cui hanno bisogno».
Tradizione quindi confermata, con un quantitativo massimo di quattro metri steri soggetto ad agevolazione. Il richiedente dovrà provvedere direttamente o mediante una persona di fiducia al ritiro del materiale. Le domande dovranno essere presentate, anche telefonicamente, all’ufficio amministrativo della Magnifica, a Cavalese. Ogni regolano avrà anche in disponibilità 12 metri steri per poter soddisfare esigente e bisogni particolari dei Vicini della propria Regola e lo Scario potrà autorizzare la cessione di ridotti quantitativi a titolo gratuito.
Una decisione importante ha riguardato la determinazione de prezzo del legname tondo ceduto dall’Azienda Agricola Forestale alla segheria comunitaria. E’ stato stabilito in 84 euro al metro cubo per le cessioni avvenute prima del 31 ottobre, e in 78 euro il prezzo, in acconto, in via del tutto prudenziale e provvisoria, del legname con le stesse caratteristiche, portato in segheria nel periodo compreso tra il 1 novembre 2918 ed il 30 giugno 2019. Una scelta legata alla difficile situazione boschiva che si è venuta creare dopo i disastri di fine ottobre.
Le altre delibere hanno riguardato l’ultima variazione di bilancio del 2018, con assestamento finale (261.500 euro a pareggio), l’approvazione formale del bilancio di previsione 2019 dell’Ente istituzionale, sul quale già aveva espresso parere favorevole il Comun Generale lo scorso 13 dicembre (l’Adige del 15 dicembre), per complessivi 3.774.300 euro entrata e in uscita, e l’autorizzazione allo Scario a valutare, di concerto con gli uffici preposti, le offerte chieste ad alcuni istituti bancari per un finanziamento di 3 milioni di euro da utilizzare per far fronte ai costi di fatturazione, allestimento e trasporto del legname schiantato due mesi fa. Già sono stati affidati a numerose di ditte, alcune anche provenienti da fuori valle, lavori per recuperare circa 70.000 metri cubi e si stima di poter recuperare ed accatastare almeno 200.000 metri cubi di legname entro i prossimi 24 mesi. Ovviamente è impensabile far fronte alle spese con la normale attività dell’Ente. Lo Scario, salva ratifica del Consiglio dei Regolani nella prima seduta ufficiale, è stato anche autorizzato a costituire, se richiesta, garanzia ipotecaria sulla palazzina degli uffici ed eventualmente sul complesso industriale di Ziano