Pozza di Fassa, rivoluzione: basta navetta per Gardeccia e arriva il bus per San Nicolò
Rivoluzione al Gardeccia e per la Val San Nicolò: quest’anno la strada di accesso al Catinaccio sarà totalmente chiusa al traffico e non ci sarà più il pullmino-navetta da Pera che negli anni scorsi faceva la spola passando per Moncion. Mentre per la Val San Nicolò strada chiusa alle ato e obbligo di andare a piedi o prendere il bus-navetta di nuova istituzione, da Vidor in su.
«Sèn Jan ha grandi potenzialità, ma il traffico è uno dei suoi problemi maggiori e peggiori. E’ una sperimentazione, proviamoci ma soprattutto crediamoci. Se l’idea non funziona torneremo indietro» così ha spiegato il sindaco Giulio Florian alla riunione con la popolazione organizzata martedì sera in aula consiliare, una sala stipata di cittadini, tanto di Pozza che di Vigo. «Se vogliamo fare qualità, questa è la strada».
Quindi due sono le strade che dal 1° giugno al 13 ottobre verranno chiuse: quella che porta a Gardeccia e quella che porta in Val San Nicolò. La prima, da anni transitata dai bus navetta carichi di gitanti, sarà invece riservata a chi vuole camminare o pedalare sotto il Larsech. Per tutti gli altri, la zona sarà raggiungibile con la funivia da Vigo, aperta dal primo giugno, orario continuato dalle 7.15 di mattina alle 19.30 di sera, o con le seggiovie da Pera, aperte dal 8 giugno, con orario 8.30 - 19 con pausa pranzo.
Anche la seggiovia Prà Martin sarà per la prima volta aperta in estate, dal 1° luglio.
Sull’altro versante della valle saranno invece i pulmini a portare i turisti: la Val San Nicolò sarà finalmente libera da macchine che troveranno lo stop in località Vidor, e da qui l’alternativa sarà o il pulmino o le proprie gambe. Il progetto può dirsi completo perché non va solo a regolamentare in modo nuovo gli accessi a queste due zone di alta valenza turistica, ma è arricchito dalla mobilità interna del paese: quello che in città è l’autobus urbano, quello che qui in inverno è lo skibus.
Ogni trenta minuti alle fermate predisposte passerà la navetta di collegamento Vigo, Pozza, Pera e due corse mattutine e due pomeridiane allargheranno il giro includendo anche le frazioni di Vallonga, Tamion e Muncion. Il costo del servizio è di 2 euro per il mattiniero, 2 euro il pomeridiano, 10 euro per il settimanale e 10 euro è anche la tariffa stagionale per i residenti che potranno comprare anche lo stagionale per andare il Val San Nicolò al prezzo agevolato di 50 euro.
Altra cosa è invece il consueto permesso ai proprietari delle baite: il permesso verrà concesso secondo le consuete regole, ma a cambiare sono le fasce orarie di accesso: fino alle 10 e dopo le 16. E questo in sala ha suscitato più e più critiche e malcontenti: polemiche che al centro mettono gli interessi o le abitudini personali, perché come sempre le regole vanno bene, ma per gli altri. Come ribadito da Florian più volte «dobbiamo credere nella bontà di questo progetto, se ci sono delle regole devono valere per tutti, inutile predicare bene e razzolare male» e il suo tono si accende quando le critiche sono dettate dall’incapacità e dalla non volontà di guardare oltre il proprio interesse personale tanto «da non essere degni di far parte di una comunità».
Che per la Val di Fassa il traffico sia il problema maggiore, non servono grandi studi, eppure anche essi lo ribadiscono dopo le indagini effettuate direttamente sulla soddisfazione dei clienti. «E’ necessario e corretto parlare di qualità del turismo. Aumento di qualità porta a aumento del guadagno» sostiene Andrea Weiss, direttore dell’Apt, intervenuto a ribadire la collaborazione e la sintonia dell’Apt con la coraggiosa iniziativa dell’amministrazione. «L’economia turistica va in questa direzione». E in questa direzione va anche la qualità della vita.
Per la zona del Catinaccio, arriva anche l’ok dell’Associazione Rifugi del Trentino: «Per migliorare bisogna provare a cambiare! Nessuna rivoluzione è indolore ma certi luoghi del cuore come il Catinacco, meritano un approccio sostenibile, green e innovativo» scrive su Facebook.