Val di Fiemme / La tragedia

Viviana Micheluzzi era preoccupata: aveva confidato di essere impaurita e di voler andare via di casa

La donna vittima del femminicidio a Castello Molina, 50 anni, stava per separarsi dal marito Mauro Moser: aveva rivelato il proprio stato di inquietudine, perché l'uomo con cui aveva trascorso una vita ultimamente era diventato aggressivo, insofferente e brusco

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TRENTO. Viviana Micheluzzi, vittima del femmincidio di ieri a Castello di Fiemme, aveva capito che l'uomo con cui aveva trascorso una vita, e dal quale si stava separando, era diventato aggressivo, insofferente, brusco.

Aveva tentato di sottrarsi a quello che poi si è rivelato essere un "abbraccio mortale" da parte del marito che non aveva accettato le decisioni della consorte.

Marito e moglie vivevano da separati in casa da circa un mese. La coppia risiedeva nella casa di famiglia a Castello di Fiemme.

Al piano terrà c'è il negozio Dolci sapori del bosco, dove si vende il miele prodotto dall'azienda agricola; mentre Viviana Micheluzzi e Mauro Moser si erano sistemati ai piani superiori ritagliandosi ognuno un proprio spazio.

Da qualche settimana da donna aveva deciso, definitivamente, di separarsi. Ne aveva parlato con il marito e sembrava che la coppia avesse trovato un accordo di massima su una separazione tacita.

Di questo la donna aveva parlato anche con il suo avvocato.

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Uno dei nodi da affrontare era lo scioglimento dell'azienda agricola aperta da Viviana Micheluzzi nel 2007, attività per cui poi aveva lavorato anche il marito. La situazione era cambiata negli ultimi giorni.

Da fonti investigative si apprende che la donna aveva chiamato il suo avvocato per avere un appuntamento, che pare si dovesse tenere domani, in cui discutere di una vera e propria separazione. La donna non si sentiva più tranquilla.

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Un testimone, vicino alla donna, ha riferito ai carabinieri che Viviana Micheluzzi negli ultimi giorni era inquieta, preoccupata, forse addirittura impaurita. Questo perché il marito - ha riferito la moglie - appariva brusco nei modi, aggressivo nelle parole, sempre nervoso. Forse tra i due c'era stata qualche discussione accesa.

Di certo la moglie aveva avvertito un clima ostile in casa, e aveva deciso di lasciare l'abitazione per andare a stare per qualche giorno da uno dei figli. Purtroppo non è bastato: ieri Mauro Moser l'ha raggiunta in campagna dove la donna è stata uccisa con due colpi di pistola. Un delitto, seguito dal suicidio del marito, premeditato.

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