Il giallo del cadavere nel bosco di Molina di Fiemme: i carabinieri non escludono nessuna pista
I carabinieri stanno verificando le denunce di scomparsa di persone degli ultimi mesi. Non sarebbe un uomo del posto. «Non abbiamo casi di compaesani che non hanno più fatto rientro a casa» evidenzia il sindaco di Molina Marco Larger.
TRENTO. È giallo attorno al ritrovamento di un cadavere nei boschi di Molina di Fiemme. Lunedì sera un giovane che stava facendo un giro con il cane ha scorto il cadavere in località Presepio a poche centinaia di metri dalla foce del rio Cadino.
Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, era all'esterno di un rifugio che l'uomo si era costruito con sassi, legna e un telo di plastica. Viste le condizioni del cadavere la morte potrebbe risalire allo scorso dicembre, ma sarà l'autopsia a stabilirlo esattamente.
Non sono stati trovati documenti e quindi il morto, che indossava abbigliamento pesante da montagna, non ha ancora un'identità.
I carabinieri stanno verificando le denunce di scomparsa di persone degli ultimi mesi. Non sarebbe un uomo del posto. «Non abbiamo casi di compaesani che non hanno più fatto rientro a casa» evidenzia il sindaco di Molina Marco Larger.