Il giallo di Molina di Fiemme, ancora senza nome il cadavere ritrovato vicino al rio Cadino. Le ultime novità
L'uomo, alto un metro e 80 e di corporatura robusta, castano di capelli, avrebbe un'età compresa fra i 30 ed i 40 anni. Indossava una giacca da motociclista di colore rosso, di marca Reusch; una felpa nera con cappuccio di marca Everlast, pantaloni grigi e scarponi da trekking
IL GIALLO Il cadavere nel bosco: i carabinieri non escludono nessuna pista
MOLINA DI FIEMME. La calligrafia è come un'impronta: difficile riprodurla, è segno di identità di una persona. Le scritte a mano sui foglietti ritrovati nel rifugio di fortuna potrebbero fornire un aiuto significativo agli investigatori per dare un nome al corpo senza vita scoperto lunedì sera a Molina di Fiemme, in località Presepio, vicino al rio Cadino.
I carabinieri non hanno trovato documenti e stanno vagliando le denunce di scomparsa presentate nei territori vicini, dato che in Trentino - come risulta al momento - non sarebbero giunte segnalazioni di persone non rientrate a casa e che, per descrizione, sono compatibili con l'uomo ritrovato.
Anche la trasmissione "Chi l'ha visto?" nella puntata di mercoledì scorso ha mostrato le immagini dei capi di abbigliamento e dei pochi oggetti rinvenuti vicino al cadavere, tra cui una lampada portatile e un foglio con alcuni appunti. L'attenzione non può che non andare a quanto scritto sulla carta con penna biro: si legge la parola "digiuno" e c'è una sorta di schema per i mesi, da luglio a dicembre.
Le crocette che segnano il passare dei giorni si fermano al 4 ottobre: possibile che l'uomo sia morto sette mesi fa e che la scoperta sia avvenuta solo ora? L'esame autoptico si è svolto mercoledì, ma sono necessari altri approfondimenti per capire quando sia avvenuto il decesso e le cause.
L'uomo, alto un metro e 80 e di corporatura robusta, castano di capelli, avrebbe un'età compresa fra i 30 ed i 40 anni. Indossava una giacca da motociclista di colore rosso, di marca Reusch; una felpa nera con cappuccio di marca Everlast, pantaloni grigi e scarponi da trekking.
Sul corpo aveva tre tatuaggi: uno sull'avambraccio sinistro, rappresentante verosimilmente delle frecce incrociate con un elmo al centro; uno sul polso destro - delle rune celtiche sovrastate da un tribale pieno, tracciati attorno all'arto - e uno sull'avambraccio destro, rappresentante una scritta in rune celtiche tracciata attorno all'arto.