Vicenda nuovo ospedale di Cavalese, Segnana: "Se ne occupa il presidente Fugatti, notizie dopo la metà di giugno"
Nel Consiglio della salute il confronto fra gli amministratori locali (anche della val di Fassa), l'esponente della giunta provinciale e il direttore del Servizio ospedaliero provinciale Pierpaolo Benetollo: fra i problemi la nota difficoltà a reperire ersonale, le tempistiche dei lavori a pronto soccorso ed endoscopia digestiva dell'ospedale di Cavalese, la mancanza di alloggi in valle per i professionisti, le difficoltà delle case di riposo
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IL CASO Tutti sapevano tutto già un anno fa
CAVALESE. Difficoltà di reperimento del personale, tempistiche dei lavori a pronto soccorso ed endoscopia digestiva dell'ospedale di Cavalese, mancanza di alloggi in valle per i professionisti, le difficoltà delle case di riposo e il nodo polo ospedaliero.
Non sono mancati i temi da discutere nel corso del Consiglio della salute che si è incontrato a Predazzo. Gli amministratori di Fiemme e Fassa hanno esposto all'assessora provinciale Stefania Segnana e al direttore del Servizio ospedaliero provinciale Pierpaolo Benetollo le criticità che giornalmente raccolgono sul territorio.
L'incontro è stato finalizzato a fare il punto della situazione in generale sulle tematiche sanitarie e socio sanitarie delle due valli e a chiedere aggiornamenti sulla dichiarata riorganizzazione dell'Azienda sanitaria trentina.
È stata anche l'occasione per presentare il nuovo medico di igiene e sanità pubblica, la dottoressa Stefania Aloisi, che da marzo ha sostituito il compianto Luca Nardelli.Carenza di personale.
L'ospedale di Cavalese e le case di riposo del territorio (Predazzo, Tesero e Pozza di Fassa) lamentano mancanze negli organici che non consentono di svolgere l'attività al massimo delle loro possibilità.
Per le Rsa questo comporta una riduzione dei posti dei residenti, con ripercussioni sulle famiglie bisognose.
Per Benetollo - che ha spiegato come l'azienda sanitaria pubblichi costantemente concorsi e abbia aumentato il compenso per i liberi professionisti disposti a venire in Trentino - il problema di mancanza degli alloggi in valle risulta essere un grande impedimento per le assunzioni. «Noi pensiamo invece - dice il commissario della Comunità di Fiemme Giovanni Zanon - che i professionisti per essere invogliati a venire nelle nostre valli devono avere garanzia di poter accumulare una casistica operatoria adeguata o esperienza professionale, e questo sarà possibile solo attraverso una rotazione tra i vari ospedali del Trentino. Il problema più grande è contrattuale e sindacale».
Tema ospedale. Il territorio attende da Trento notizie sul futuro dell'ospedale di Fiemme. Sul tavolo ci sono la ristrutturazione della struttura esistente a Cavalese oppure una nuova costruzione in altra sede (territoro canidato è quello di Masi).
L'assessora Segnana ha riferito che questo aspetto è gestito direttamente dal presidente Fugatti che dopo la metà di giugno darà nuovi aggiornamenti agli amministratori locali. Si attendono in particolare novità sulla valutazione fatta dal Navip (Nucleo di analisi e valutazione degli investimenti pubblici) sulla fattibilità del progetto di un nuovo ospedale presentato da Mak Costruzioni.
Lavori in corso. L'ampliamento del pronto soccorso dovrebbe essere concluso, come da cronoprogramma iniziale, nel marzo del 2023, mentre i lavori riguardanti l'endoscopia digestiva (per lo studio delle malattie gastro-enterologiche) non sono stati ancora finanziati, a differenza del robot per l'ortopedia, il cui acquisto avverrà però più avanti.
Buone notizie giungono dall'entrata in servizio all'ospedale di un nuovo tecnico di radiologia, inoltre Benetollo ha sottolineato come l'attività di chirurgia del pavimento pelvico sia diventata un importante punto di riferimento per tutta la provincia.
Altre criticità evidenziate durante l'incontro riguardano la neuropsichiatria infantile, poco presente in entrambe le valli, la mancanza di servizi intermedi per gli anziani e la necessità di rimodulare la scuola Oss (operatore socio-sanitario) per cercare di dare la possibilità a più persone di partecipare.
Sono emerse infine una serie di problematiche riferite all'autismo e la mancanza di un centro diurno in condivisione tra Fiemme e Fassa.
Il Procurador del Comun General de Fassa Giuseppe Detomas sostiene l'importanza di mantenere i servizi anche nelle periferie.