Marmolada: trovata la settima vittima, 4 persone in salvo e i dispersi ora sono 14. Fra loro almeno 3 i trentini, il maltempo rallenta le ricerche
Coinvolta una comitiva di escursionisti di Pergine Valsugana. L'area sotto la cima del ghiacciaio resta a rischio, le ricerche sono ricominciate questa mattina, lunedì 4 luglio, con droni ed elicotteri ma poi sono arrivati i temporali. La speranza di individuare sopravvissuti è minima dopo il crollo violento di pezzi di ghiaccio. In corso a Canazei le drammatiche e complesse operazioni di identificazione
IL CROLLO La cima della Marmolada si abbatte su due cordate di alpinisti sulla via Normale
TESTIMONE "Un boato, poi ho visto una massa di ghiaccio precipitare"
FUGATTI "Giornata tragica, ho appena sentito Draghi"
CROLLI La cima resta instabile: si temono nuovi distacchi
CLIMA Fa troppo caldo, gli effetti dell'inquinamento sulle montagne
TRENTO. Trovata questa mattina la settima vittima del crollo di ieri sulla Marmolada.
Rintracciate in tarda mattinata anche quattro delle 18 persone date ancora per disperse: mancano dunque all'appello 14 escursionisti
Fra i dispersi tre trentini: coinvolta, infatti, una comitiva di escursionisti di Pergine Valsugana: non si hanno notizie di un ragazzo e di una donna di Pergine, oltre a una terza persona di cui al momento non sono note le generalità.
Il bilancio provvisorio è dunque di 7 morti, otto feriti (due gravi), 14 dispersi (cioè persone di cui i familiari hanno confermato la scomparsa). Tra i feriti ci sono due cittadini tedeschi ricoverati in rianimazione a Belluno.
Dei 14 dispersi che risultano al momento si apprende che la maggior parte sarebbero italiani, di cui tre trentini e otto veneti, in maggioranza della provincia di Vicenza.
Otto sono stranieri: tre romeni, un francese, un austriaco e quattro della Repubblica ceca.
Nel frattempo a Canazei sono arrivati due gruppi di parenti di vittime e dispersi, questi ultimi sono tre o quattro in più dei 16 comunicati ieri.
Le vittime sono tutte al Palaghiaccio di Canazei, dove è stata allestita la camera ardente e dove i parenti, in mattinata, inizieranno il doloroso rito dei riconoscimenti dei corpi.
Quattro vittime sono state identificate, una abitava in provincia di Vicenza, un'altra della provincia di Treviso e sono entrambi guide alpine. Anche una terza persona identificata sarebbe veneta.
In tarda mattinata anche sulla zona della Marmolada è arrivato il maltempo, che condiziana le ricerche, in corso con l'utilizzo di droni, mentre il rischio di nuovi crolli, oltre a quello di temporali (sul Trentino è allerta gialla) costringe a evitare interventi da terra. Prosegue dunque la ricognizione per individuare eventuali dispersi.
La valanga sulla Marmolada è "un disastro inimmaginabile, una carneficina tale che solo difficilmente ci permetterà di identificare con esattezza l'identità delle vittime perché i corpi sono stati smembrati" dalla colata di ghiaccio e sassi, sottolineano gli inquirenti.
Questa mattina, quando il meteo è migliorato dopo le piogge notturne, sono ricominciate le ricerche dall'alto tramite droni dei vigili del fuoco, mentre si attendono le verifiche di staticità da parte degli esperti per quanto riguarda la possibilità, ora esclusa, di inviare nuovamente anche squadre via terra.
Bisogna garantire la sicurezza degli operatori di soccorso.
I tecnici tendono purtroppo a escludere che vi siano sopravvissuti dopo il crollo della gigantesca torre di ghiaccio da Punta Rocca, che ha travolto due cordate di alpinisti sulla via Normale.
Continuano le verifiche sui proprietari delle sedici automobili che ieri sera sono rimaste nei parcheggi nella zona del passo Fedaia, oggi controlli anche sulle vetture non ritirate a Malga Ciapela, dove parte la funivia della Marmolada.
È crollata improvvisamente, ieri verso le 13.45, la cima del ghiacciaio, mentre gli escursionisti in zona erano decine fra chi saliva e chi scendeva, in una gionata caldissima, con una temperatura di 10 gradi sotto la vetta, a quota 3.300.
I corpi recuperati sono martoriati e questo rende molto complicato il riconoscimento e quindi la quantificazione esatta dei decessi.
Proprio per questo nella mattinata di oggi, 4 luglio, sono previsti degli accertamenti attraverso il Dna: si incroceranno i dati genetici dei resti ritrovati con quelli dei familiari e dei parenti che via via si stanno mettendo in contatto con i soccorritori anche attraverso il numero ad hoc che è stato istituito: 0461.495272.
La Procura di Trento ha aperto un fascicolo modello 44 ipotizzando il reato di disastro colposo.