Marmolada, concluse la ricerche: trovati altri reperti delle 11 vittime. Resta chiusa al pubblico la zona rossa sul ghiacciaio
La squadra interforze della Protezione civile del Trentino oggi, 12 agosto, ha svolto l'ultima operazione di recupero nell'area della tragedia avvenuta il 3 luglio scorso a causa del crollo di un seracco
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TRENTO. Nelle scorse ore la squadra interforze della Protezione civile del Trentino ha recuperato altri reperti appartenenti alle vittime della tragedia del 3 luglio scorso, dove morirono undici persone in seguito al crollo di una parte del ghiacciaio sulla Marmolada.
Il cedimento di un seracco nell'area di Punta Rocca causò una improvvisa e violenta colata di detriti, ghiaccio e roccia, che travolse gli escursionisti impegnati sulla via normale che sale da Pian dei Fiacconi verso la cima.
Quella di oggi è stata l'ultima operazione di recupero, non ce ne saranno altre. È stata infatti dichiarata ufficialmente chiusa la Fase Due di gestione dell'area, cioè l'interruzione delle ricerche sulla zona del disastro.
L'intera zona rossa - ridefinita nelle scorse settimane dal sindaco di Canazei - rimane interdetta al pubblico.
Durante una cerimonia in ricordo delel vittime, una settimana fa a Canazei, Fabrizio Curcio, capo del dipartimento di Protezione civile nazionale, era intervenuto sul tema della sicurezza.
Curcio ha detto che è allo studio un sistema per la sicurezza in ambiente alpino.
"La prospettiva della sicurezza deve essere valutata per ogni attività umana. Noi puntiamo a ragionamento di omogeneità. Al momento non possiamo dire sì ad uno sistema a semaforo (un sistema ispirato a quello in uso sulel spiagge per indicare tramite bandiere colorate le condizioni dell'acqua, ndr), perché l'informazione scientifica ci aiutafino a un certo punto. È un sistema che ci richiederà del tempo, ma l'elemento essenziale rimane la consapevolezza del rischio", ha sottolineato.
Intanto il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha firmato un'ordinanza sugli interventi da realizzare e già compiuti dalla Protezione civile, distinti in 5 categorie: soccorso e ricerca, recupero vittime e operazioni connesse, monitoraggio del ghiacciaio, logistica e allestimento aree per l'ospitalità degli operatori, lavori di ripristino in sicurezza.
Gli interventi sono realizzati dalla Provincia e dal Comune di Canazei attraverso le strutture organizzative e operative della Protezione civile: soccorso alpino e speleologico, vigili del fuoco permanenti di Trento e volontari di Canazei, della Val di Fassa e dall'Unione distrettuale di Fassa, dall'associazione Protezione civile Ana - Trento - Odv e dall'associazione Psicologi per i popoli Odv.