Trampolini del salto a Predazzo, ok ai lavori da 36,6 milioni di euro. Ma le minoranze non votano: queste Olimpiadi che cosa porteranno? E i costi di gestione?
Il nuovo centro a Stalimen avrà piste più grandi, una vasca da 680 metri cubi d’acqua per fare la neve, un nuovo impianto di risalita. L’opposizione: «Non contestiamo il progetto, ma non c’è ancora uno studio sulle ricadute e nemmeno sui futuri costi per farlo funzionare»
PREDAZZO. Via libera ai lavori di adeguamento dello stadio del salto in vista delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Lunedì sera il consiglio comunale ha approvato in linea tecnica il progetto definitivo che modernizzerà la struttura intitolata a Giuseppe Dal Ben.
Il punto è passato con i soli voti della maggioranza visto che le minoranze, al momento di esprimersi, hanno deciso di abbandonare l'aula, per poi rientrare alla successiva trattazione dell'ordine del giorno.
«Un gesto di irresponsabilità totale» commenta la sindaca Maria Bosin che può comunque consolarsi per avere in mano il progetto, propedeutico alla concessione ufficiale del contributo provinciale (già assegnato al Comune) atteso nei prossimi giorni. Si potrà poi procedere con la gara d'appalto integrata e l'avvio del cantiere previsto durante la primavera del 2023, con i lavori che dovrebbero concludersi entro la fine del 2024.
Le novità. Il progetto lunedì sera è stato illustrato nel dettaglio dai tecnici che lo hanno redatto. Presenti in aula anche Tito Giovannini (fondazione Milano Cortina 2026 e presidente del Coordinamento provinciale Olimpiadi), Pietro De Godenz (membro del coordinamento e della società Nordic Ski, che segue la parte sportiva delle Olimpiadi), Sergio Bettotti (dirigente Servizio sport e turismo della Pat) e l'ingegnere del Comune di Predazzo Felice Pellegrini (responsabile unico del progetto). Si è invece collegato in videoconferenza l'assessore provinciale allo sport Roberto Failoni.
Gli adeguamenti che verranno fatti nella struttura in località Stalimen li abbiamo anticipati nei mesi scorsi. Verranno demoliti due trampolini e ricostruiti più grandi nelle misure HS ("hill size", misura del pendio) 109 e HS 143. La torre giudici verrà riposizionata in modo più ottimale rispetto alle attuali esigenze, verrà potenziato il sistema di illuminazione e l'impianto di innevamento, con la creazione di una vasca da 680 metri cubi per la produzione di neve.
Sarà inoltre installato un nuovo impianto di risalita con ascensore inclinato che prevede due fermate, una in corrispondenza della torre giudici, l'altra all'altezza delle tribune allenatori, oltre alla fermata finale in cima al trampolino, mentre rimane a valle l'area atleti.
Costo totale dell'intervento 36,6 milioni, prezzo rideterminato (dopo che era lievitato fino a 38 milioni) dopo la riduzione degli imprevisti.
Obiettivo impianto sostenibile. Durante la seduta del consiglio sono inoltre state presentate alcune idee per la cosiddetta fase due "extra sportiva" che mira a dare un futuro sostenibile all'impianto una volta concluso l'evento olimpico, con opere di contorno come un ristorante, un museo e una zip line. «Vorremmo che questo stadio diventasse qualcosa di più di un semplice impianto, fruibile in maniera diversa, trasversale, poiché le Olimpiadi sono un'opportunità da non perdere» spiega la sindaca Bosin.La minoranza non vota.
Al momento della votazione sul progetto i consiglieri di minoranza, dopo un breve confronto, hanno deciso di abbandonare l'aula. «Non ci è piaciuto il metodo per arrivare fino a qui - spiega Igor Gilmozzi della minoranza - C'era tutto il tempo per fare dei tavoli coordinati per risolvere il "dramma" italiano sugli aspetti gestionali dei grandi eventi, vedi Olimpiadi di Torino. Non ci stiamo a gestire in questo modo la cosa pubblica: votare avrebbe voluto dire entrare nella logica tipica della mala gestione».
La bontà dell'evento non è in discussione. «Siamo tutti concordi nel ritenere le Olimpiadi un volano rigenerante - prosegue Gilmozzi - La spiegazione dei tecnici è stata ineccepibile, ma rimangono perplessità sugli aspetti legati a economicità e costi gestionali della struttura, inoltre non è mai stato calcolato l'indotto indiretto delle Olimpiadi».
«Dovevano prendersi la responsabilità di una decisione, positiva o negativa che fosse, mettendoci la faccia e dicendo ai predazzani cosa ne pensano - afferma Bosin - Le minoranze ci fanno la predica sui consigli in videoconferenza che non vanno bene, sostenendo che la presenza in aula per un consigliere è dovuta, e poi quando c'è da votare non lo fanno».Commissione urbanistica.In conclusione di seduta è stata nominata la nuova Commissione urbanistica. Ne fanno parte la sindaca, l'assessora all'urbanistica Federica Cavallin, quello ai lavori pubblici Paolo Boninsegna, due membri di nomina della minoranza (Dino Degaudenz ed Eugenio Caliceti) e due della maggioranza (Chiara Bosin e Paolo Preti), oltre ad un membro dell'ufficio tecnico comunale.