Val di Fiemme / Il caso

Il progetto per Malga Lagorai: accantonata l'ipotesi di un rifugio con ristorante

Lunedì prossimo è prevista l'approvazione da parte del consiglio dei regolani della Magnifica Comunità, proprietaria della struttura. Si va verso un complesso con bivacco di appoggio per i passanti, la stalla preservata e con nuovo spazio per i pastori, una vasca a tenuta stagna per i rifiuti reflui

IL NODO Translagorai, dopo le polemiche, la Provincia va avanti
DIBATTITO Quella serata alla Sat con 400 persone
AMBIENTALISTI "Translagorai, un attacco alla montagna"

di Andrea Orsolin

TESERO. Un bivacco di appoggio per i passanti, la stalla preservata (ma con un nuovo spazio per i pastori), una vasca a tenuta stagna per i rifiuti reflui e, soprattutto, l'abbandono dell'idea di fare della struttura un ristorante-rifugio.

Sembra essere questo il futuro di Malga Lagorai (utilizzata nei mesi estivi dai pastori che pascolano le pecore), il cui progetto di massima è stato rivisitato e lunedì prossimo sarà approvato dal consiglio dei regolani della Magnifica Comunità di Fiemme, proprietaria della struttura.

Dopo l'incontro di martedì con lo scario Mauro Gilmozzi è emersa una certa soddisfazione tra i membri dell'Associazione Vicini al Lagorai, che da anni si battono per ristrutturare la Malga, però senza snaturare l'area e senza cambio di destinazione d'uso (da malga ad attività ricettiva con ristorazione e pernottamento), come avrebbe inizialmente voluto l'ente comunitario.

Via libera quindi alla ristrutturazione (con tempistiche ancora da definire), ma con un impatto ridotto.

La casera sarà adattata per i viandanti del Lagorai mediante la costruzione di un bivacco, privo di acqua corrente, docce e bagni. Aperta tutto l'anno, con le persone di passaggio che non disdegnano l'incivile abbandono di immondizie, attualmente la casera si trova in cattive condizioni, e sulla necessità di ristrutturarla Magnifica e Associazione sono sempre stati concordi.

I pastori ora sono costretti a dormire su dei materassi messi per terra, senza servizi igienici, a poca distanza dalla bombola del gas. Oppure hanno a disposizione una roulotte che è stata posizionata davanti a Malga Fratton (45 minuti a piedi da Malga Lagorai), struttura - quest'ultima - dove non possono entrare.

La stalla rimarrà quasi invariata: una parte sarà destinata ai pastori, con lo spazio per dormire, il resto sarà recuperato per il ricovero degli animali. Il progetto originale prevedeva l'installazione di una vasca Imhoff a dispersione, con criticità (i rifiuti sarebbero potuti finire nel lago vicino) riconosciute anche da una perizia geologica, sostituita invece da una vasca a tenuta stagna, peraltro l'unica prevista dal Piano edilizio montano di Tesero.

Una soluzione che però pare non risolvere tutte le questioni, visto che la vasca prevista (che mantiene sia la parte liquida che quella solida) necessita di essere svuotata ogni volta che è piena e l'unica via di accesso alla zona è la vecchia mulattiera (risalente alla Prima guerra mondiale, che l'Associazione Vicini al Lagorai vorrebbe mettere sotto tutela) sulla quale non tutti i mezzi possono transitare.

Nel dicembre 2020 una petizione era stata consegnata al presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder e il tema era poi stato discusso in Terza commissione, che si occupa di tutela ambientale. Ora la rivisitazione del progetto della ristrutturazione, sottoposto lunedì all'esame dei regolani della Magnifica per l'approvazione.

I Vicini del Lagorai attendono di vedere il progetto ufficiale, ma cominciano a sorridere per la battaglia vinta.

IL LUOGO

Visualizza mappa ingrandita

comments powered by Disqus