Pampeago, le nuove barriere paramassi e antivalanghe fatte con i larici degli schianti di Vaia
Intervento da due milioni di euro della Provincia per realizzare una serie di linee di fermaneve con il ricavato dalle piante cadute durante la tempesta del 2018: restituità la tranquillità alle strutture e all’abitato sotto il versante montuoso
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TRENTO. Gli alberi degli schianti causati dalla tempesta Vaia diventano protezioni antivalanghe e paramassi per l’abitato di Pampeago, in val di Fiemme. Lo comunica la Provincia spiegando di aver realizzato le strutture per conto del Comune di Tesero, al quale sono state consegnate in questi giorni al termine dell’intervento costato due milioni di euro.
"Consistono - si legge in un comunicato - in più ordini di opere fermaneve in legno di larice ricavato dalle piante cadute durante la tempesta Vaia e in una barriera paramassi a protezione delle strutture ricettive di valle".
L’intervento copre un’area di circa quattro ettari ed è stato curato dal servizio prevenzione rischi e centrale unica di emergenza, che si è occupato della progettazione e della direzione lavori, in collaborazione con il servizio foreste che provvederà alla riforestazione del versante, proprio per favorire il definitivo consolidamento del versante e la protezione dell’abitato.
L'importanza dell'opera è stata sottolineata anche dal presidente della Provincia, maurzio Fugatti, mentre Elena Ceschini, sindaco di Tesero, ha comunicato la propria soddisfazione: “Ringrazio a nome dell’amministrazione comunale la Provincia, in primis con il servizio prevenzione rischi, per la grande collaborazione che c’è stata in questi anni e per il supporto avuto dopo la tempesta Vaia per gestire al meglio la situazione critica a Pampeago.
Con il completamento delle barriere possiamo ridare tranquillità alle strutture e all’abitato sotto il versante colpito duramente da Vaia, un grande lavoro di presidio e messa in sicurezza. Grazie anche al servizio foreste e mi preme ringraziare sempre la nostra commissione valanghe comunale che ci ha supportato e ci supporta sempre nel monitorare i rischi da valanghe”.