Lo spreco alimentare si riduce attraverso la app: gli studenti della Rosa Bianca protagonisti della sperimentazione
L’app è stata ideata dal professor Andrea Segrè dell'Università di Bologna per la misurazione degli sprechi alimentari personali e familiari al fine di arrivare ad una riduzione regolare degli stessi, per dare un proprio contributo contro l'impazzimento del clima, diventando così parte della staffetta che ha l'obiettivo di coprire l'Italia
CAVALESE. Si tratta di un'applicazione creata per monitorare lo spreco alimentare quotidiano domestico e i suoi impatti economici e ambientali. Gli studenti dell'Istituto di istruzione "La Rosa Bianca" hanno deciso di applicare lo "Sprecometro", una app ideata dal professor Andrea Segrè dell'Università di Bologna per la misurazione degli sprechi alimentari personali e familiari al fine di arrivare ad una riduzione regolare degli stessi, per dare un proprio contributo contro l'impazzimento del clima, diventando così parte della staffetta che ha l'obiettivo di coprire l'Italia. La sperimentazione, quest'anno, riguarderà gli studenti della 1ª scientifico.
La proposta è stata formulata da Assfron, l'associazione scuola senza frontiere impegnata a portare nelle scuole tutte le azioni possibili per ridurre l'impatto del nostro modello di vita sull'ambiente. Venerdì scorso Carlo Bridi, che di Assfron è segretario, dopo il saluto istituzionale del prof. Andrea Acquisti, anche a nome del vice dirigente vicario Michele Malfer, ha sottolineato l'importanza di questa collaborazione fra l'associazione e La Rosa Bianca che dura da più di 20 anni.
La presidente di Assfron Natalia Arseni ha evidenziato come investire sulla cultura di questi giovani significhi investire sul futuro. La parola è poi passata anche al pediatria di lungo corso Dario Piccoli, volontario Assfron. «L'emergenza climatica è un grave problema e il nostro pianeta è gravemente malato - ha detto Bridi - per cui è urgente che ciascuno di noi si impegni a fare la propria parte». Rispondendo alle tante domande degli studenti delle classi prime e seconde dell'Istituto, ha ricordato come i popoli dei Paesi impoveriti paghino un prezzo molto alto sulle modificazioni climatiche che le colpiscono, mentre sono responsabili di solo il 3% delle emissioni.
«E questa è una grave ingiustizia», ha esclamato Bridi. Alla domanda di cosa ognuno può fare per cercare di migliorare la situazione ha presentato lo "Sprecometro", strumento scaricabile dal sito dell'Università di Bologna. L'app suggerisce comportamenti virtuosi che possono aiutare a prevenire lo spreco di cibo nel quotidiano. Utilizzando il diario dello spreco per aggiornare il proprio comportamento, seguendo i percorsi informativo-educativi ed entrando in "competizione" positiva con i membri del gruppo, sarà possibile valutare i progressi nella lotta allo spreco, e comprendere come migliorare gli stili alimentari.
«La nostra salute - ha detto il pediatra Dario Piccoli - è strettamente legata alla salute degli animali e dell'ambiente. Alimentandosi saggiamente guadagniamo molto in salute, per cui dobbiamo mangiare ancora prima con la testa che con gli occhi e con la pancia». Piccoli ha infine richiamato i giovani sulle conseguenze drammatiche per la salute causate dal fumo e ha concluso con un invito: «Se mangiate con criterio vi assicurate un macrobiota sano in un ambiente naturale più rispettato».