Il lupo passeggia tranquillo sulla pista tra sciatori e mamme con il passeggino: "Va dissuaso e allontanato"
Un cucciolone di circa otto mesi è stato visto girovagare lunedì mattina, 22 gennaio, sulla pista di fondo in località Fraine, a Pozza: non si è curato delle persone presenti e non ha dato segni di aggressività. Il sindaco di Sèn Jan Giulio Florian ha allertato i forestali per le azioni del caso
TRENTO Stabile un branco di lupi: parla l'esperta del Muse
MOENA Lupi in città, segnalazioni su Facebook
TRENTO Lupi tra Meano, Argentario, Cimirlo e Bondone
VIDEO Lavarone, la passeggiata notturna del lupo in piazza
SÈN JAN. Il personale della stazione forestale lo conferma: l’animale visto girovagare lunedì mattina sulla pista di fondo in località Fraine, a Pozza di Fassa, è senza alcun dubbio un lupo. Come testimonia il video girato sul web, il lupo non si è curato delle persone presenti in zona e, addirittura, ha seguito una signora con il passeggino, che continuava a voltarsi per controllare che l’animale non si avvicinasse troppo.
Il lupo visto a Pozza segue i recenti avvistamenti a Moena e Campitello, anche se mai si è avvicinato così tanto alle persone, così come successo in località Fraine.
Il sindaco di Sèn Jan Giulio Florian è in contatto con i forestali per seguire la presenza dei lupi sul territorio. «Chiaro - dice - che c’è preoccupazione per quanto si è visto in quel video. Quando i cittadini avvistano un lupo devono chiamare immediatamente il 112 oppure la stazione forestale della zona, in modo che i forestali possano intervenire immediatamente».
Sulla vicenda del lupo confidente di Pozza di Fassa si è espressa anche l’associazione “Io non ho paura del lupo”, ritenendola «un caso eccezionale che necessita di un intervento immediato da parte delle istituzioni, sia allo scopo di eliminare qualsiasi potenziale rischio per le persone, sia per comprendere le motivazioni alla base del comportamento anomalo di questo lupo, un cucciolone di circa 8 mesi».
Si tratta di un animale giovane, piuttosto curioso, che non pare abbia mostrato aggressività nei confronti delle persone.
«Questo non giustifica in alcun modo il comportamento anomalo, molto raro - prosegue l’associazione - che non rientra nei comportamenti ordinari della specie, solitamente schiva ed elusiva nei confronti dell’uomo. Le motivazioni alla base del comportamento di questo esemplare possono essere molteplici, e quasi sempre sono riferibili all’uomo e alle fonti di cibo che questo gli mette a disposizione. Tuttavia anche la singolarità degli individui e il proprio carattere può avere un ruolo in questa vicenda».
Cosa fare dunque adesso? L’associazione è chiara.
«Secondo le linee guida di valutazione dei comportamenti del lupo redatte dal gruppo di esperti della Large Carnivore Initiative for Europe l’atteggiamento di questo esemplare richiede attenzione. Per questo il consiglio degli esperti è quello di procedere al più presto con la dissuasione, fino alla rimozione del lupo se questa non desse i risultati sperati». Sulla vicenda il consigliere provinciale Luca Guglielmi ha depositato un’interrogazione.