Fauna / Il caso

Troppi incidenti con animali selvatici: in val di Fiemme arrivano le termocamere

Sulla statale di fondovalle, da Cascata a Valzelfena, segnali notturni attivati automaticamente da telecamere che «vedono» cervi, caprioli e lupi

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SOLUZIONI
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di Luciano Chinetti

CAVALESE. Fra gli interventi di un certo interesse promossi dall'amministrazione comunale di Cavalese figura anche la realizzazione di un sistema di rilevamento con telecamere per la segnalazione della presenza della fauna selvatica lungo la strada provinciale 232. Da località Cascata a Valzelfena, per la precisione.

Un'arteria a grande scorrimento, quella della fondovalle, che purtroppo è anche caratterizzata da numerosi investimenti con cervi e caprioli (ed anche qualche lupo), che sbucano all'improvviso ai lati della strada. I cartelli che segnalano la presenza di ungulati lungo il percorso hanno garantito finora scarsi risultati.

Gli animali che si scontrano contro le autovetture in transito il più delle volte restano a terra esanimi. E non è certo una cosa bella veder morire un cervo o un capriolo davanti alla propria macchina. Non si possono tuttavia nemmeno dimenticare gli ingenti danni che gli ungulati provocano alle autovetture, a volte molto costosi. E se uno non è assicurato, il danno se le deve pagare di tasca propria, poiché la Provincia da alcuni anni ha deciso di non scucire più nemmeno un euro di indennizzo.

E così il Comune di Cavalese già nel 2022 aveva affidato al dottore forestale Michele Baldo di Trento l'incarico per la predisposizione di un impianto di segnaletica stradale attivata da sensori e termocamere per cercare di ridurre al minimo l'impatto con i grandi mammiferi sul territorio comunale di Cavalese. Il progetto ha tra l'altro ottenuto un contributo sul Piano dello sviluppo rurale 2017-2022. Il progetto definitivo predisposto da Michele Baldo prevedeva una spesa di 65.768 euro, di cui 48.950 euro per lavori soggetti al ribasso d'asta, 1.062 euro per oneri della sicurezza e 15.756 euro per somme a disposizione.

Il Servizio Sviluppo sostenibile ed aree protette della Provincia aveva anche assegnato un contributo di 53.832 euro, stabilendo che i lavori dovranno essere ultimati entro il 7 dicembre 2024. Il progetto aveva poi subito una modifica con l'approvazione sia della commissione edilizia che dalla tutela del paesaggio. Ora l'amministrazione comunale di Cavalese ha deciso di affidare all'ingegner Riccardo Foresti di Trento l'incarico per i calcoli statici inerenti le strutture di sostegno del nuovo impianto delle termocamere da posare lungo la fondovalle, che dovrebbero essere installate durante il corso dell'anno.

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