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Predazzo, primo consiglio comunale e prima bega in aula: dopo la giunta, si litiga per la presidenza

La compagine di Paolo Boninsegna, subentrato a Maria Bosin, è fatta di tre nuovi assessori e due riconfermati

di Mario Felicetti e Giorgia Cardini

PREDAZZO. Una prima seduta consiliare molto breve, quella convocata e presieduta giovedì sera a Predazzo dal consigliere anziano Dino Degaudenz , per aprire ufficialmente la nuova legislatura (dopo le elezioni del 26 maggio) e per l’approvazione dei primi adempimenti di carattere istituzionale.

Soltanto il finale, dopo la convalida degli eletti, il giuramento del nuovo sindaco Paolo Boninsegna (che ha preso il posto di Maria Bosin, eletta consigliera provinciale lo scorso ottobre e presente in sala) e la nomina, con voto unanime, della nuova giunta, ha registrato un momento di tensione, tra maggioranza e minoranza, quando c’è stata la nomina del presidente e del vicepresidente del consiglio.

Una presa di posizione molto risentita, da parte dei rappresentanti della lista “Noi siamo Predazzo”, era nell’aria, dopo la decisione del sindaco di proporre, nei due ruoli, due esponenti della maggioranza, Valentina Murano come presidente e Gianluca Personi come vice, evitando la designazione di un rappresentante dell’opposizione. Netta la dichiarazione di Franco Dellagiacoma nel suo intervento, pacato ma particolarmente critico, specialmente nei confronti del primo cittadino. «Il nominativo della figura istituzionale del presidente - ha sottolineato - poteva essere dal sindaco condiviso o addirittura proposto alla minoranza. Ci saremmo aspettati una diversa disponibilità, anche in virtù del fatto che i consiglieri di minoranza seduti a questo tavolo rappresentano comunque il 48,5% circa degli elettori. Senza pretendere l’indicazione di un nominativo a noi gradito, cortesia istituzionale avrebbe almeno richiesto un diverso approccio.

Da parte del sindaco, solo una breve telefonata ai due candidati sindaco (Manuela Felicetti e Dino Degaudenz) nel corso della quale nemmeno lontanamente si faceva cenno alla nomina, evidentemente data per scontata, del presidente. Il sindaco poi offriva alle minoranze, quasi un’elemosina, la carica di vicepresidente. Ebbene, noi non chiediamo elemosine, ci basta ricoprire i ruoli che vengono assegnati per legge alla minoranza, certi che, in quelle sedi, sapremmo svolgere il nostro compito in maniera adeguata».

Poi la stoccata finale. «Nessun giudizio, da parte nostra, sulla persona destinata a ricoprire il ruolo di presidente, anzi siamo certi che l’esperienza della consigliera Valentina Murano potrà essere di grande utilità per svolgere al meglio questo compito, ma riteniamo che il metodo usato dal sindaco non sia stato rispettoso nei confronti della dignità di ogni consigliere comunale». Sulla stessa linea anche Degaudenz, unico eletto della lista “Predazzo bene comune”, ovviamente in minoranza.

«Sicuramente - ha dichiarato - ci poteva essere un incontro tra i gruppi per concordare un nominativo, non a cose fatte, ma in modo obiettivo e sereno». Telegrafica la precisazione di Boninsegna: «Avevo proposto alle minoranze la possibilità di avere un loro rappresentante come vicepresidente. Non ho avuto risposta. Accetto la critica, ma confermo la nostra scelta». Al momento del voto, 11 sono stati i favorevoli alla nomina di Murano, 7 gli astenuti, ossia l’intera minoranza e la stessa Murano. Identico risultato per il vice. Tornando invece al giuramento del sindaco, Boninsegna ha ringraziato i cittadini di Predazzo per la fiducia, sottolineando che «le porte del Comune sono sempre aperte a tutti, tutti saranno ascoltati e tutti i problemi analizzati e, se possibile, risolti».

La nuova giunta

Il giorno prima il sindaco di Predazzo Paolo Boninsegna, eletto il 26 maggio con il 51,2% delle preferenze, ha svelato i nomi della squadra che lo accompagnerà nei sei anni di mandato che si concluderà nel 2030.

Tre sono i nuovi assessori e due i riconfermati. Ma se i “bookmakers” avrebbero scommesso sull’attribuzione della carica di vicesindaco a Terens Boninsegna, 49 anni, già comandante dei vigili del fuoco volontari e campione di preferenze della lista Impegno Comune con 254 voti, per il ruolo di vice è stato scelto invece il professor Paolo Marco Preti, consigliere comunale uscente riconfermato con 138 voti, e per 40 anni docente di Economia alla Bocconi di Milano che, grazie alle sue indiscusse competenze, ha fatto il pieno anche di deleghe economiche: a lui sono stati attribuiti infatti bilancio, industria, agricoltura, commercio, pubblici esercizi e artigianato.

Terens Boninsegna, che invece di lavoro fa il tecnico caldaista, è stato incaricato di seguire lavori pubblici, viabilità e polizia locale.

Terzo nome nuovo nella giunta di Predazzo è quello di Leonilde Sommavilla, 47 anni e 81 preferenze, creatrice di contenuti pubblicitari sul web a cui vanno turismo, organizzazione di eventi, cultura, istruzione e politiche sociali. Le conferme: da assessore esterno, nominato nel 2022 da Maria Bosin al posto di Federico Modica, diventa “interno” Alberto Dellantonio, entrato in consiglio con 102 voti. 61 anni, ex poliziotto in pensione, mantiene la competenza dello sport, acquisendo centro del salto e foreste. E anche a Federica Cavallin, architetto 49enne e assessore esterna dal 2021 al posto della dimissionaria Chiara Bosin, dopo l’elezione in consiglio con 99 preferenze è stata rinnovata la fiducia per l’assessorato all’urbanistica, edilizia privata e arredo urbano. Paolo Boninsegna non cederà per ora le competenze sulle Olimpiadi invernali 2026 che da assessore, esperto di funivie e componente del comitato Nordic Ski, aveva già nel suo carnet. A lui resteranno anche le politiche energetiche, le politiche sanitarie (con la grande partita del futuro nuovo ospedale) e la protezione civile. Per la carica di presidente del consiglio comunale, cui ambiva l’opposizione, la maggioranza ha indicato un’altra donna neo eletta, Valentina Murano (69 voti), bolzanina di nascita e laureata in giurisprudenza, materia che maneggia per lavoro essendo assistente del segretario generale del Consiglio provinciale di Bolzano. Chi meglio di lei, per garantire l’equilibrio in aula?

E proprio le competenze acquisite nella vita - guardando bene la giunta - sono state il faro che ha guidato il sindaco nella scelta delle persone e nella distribuzione degli incarichi: «Abbiamo davanti sei anni di governo, impegni importanti, e non si poteva usare un altro criterio di scelta se non quello delle capacità e della conoscenza», commenta.

Ora si comincia a lavorare «e ce ne sarà per tutti», conclude Paolo Boninsegna, annunciando la prossima nomina di consiglieri delegati, tra cui uno che lo affiancherà per le Olimpiadi. 

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