"Dolo-Vini-Miti" celebra i vini "verticali" e molto altro
Una dieci giorni di eventi e appuntamenti, da venerdì 11 a domenica 20 ottobre, per scoprire meglio questi due territori, Cembra e Fiemme, la loro storia e le loro caratteristiche ma, soprattutto, le loro produzioni più significative
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CEMBRA. La bellezza dei terrazzamenti vitati della Valle di Cembra, con i suoi 700 chilometri di muretti a secco, e delle Dolomiti della Val di Fiemme sono lo scenario d'eccezione che ospita anche quest'anno Dolo-Vini-Miti, il festival dei vini verticali.
Una dieci giorni di eventi e appuntamenti, da venerdì 11 a domenica 20 ottobre, per scoprire meglio questi due territori, la loro storia e le loro caratteristiche ma, soprattutto, le loro produzioni più significative.
Protagonisti principali, i vini della Valle di Cembra, spesso definiti come "verticali". Un concetto che si traduce in tre accezioni: quella paesaggistica, poiché nascono nei vigneti strappati con fatica dall'uomo alle proibitive pendenze della valle, che arrivano fino al 40%; quella della longevità, garantita anche dalla distintiva acidità delle uve che supera brillantemente la prova del tempo anche nelle varietà che altrove vengono consumate giovani; quella della sapidità, figlia di terreni prevalentemente porfirici.
Lenti diverse che verranno messe a fuoco in occasioni di altrettante masterclass, affidate ad alcuni tra i migliori sommelier della scena enologica anche attraverso il coinvolgimento di altri territori italiani di riferimento per la produzione vitivinicola: da quelli vulcanici di Etna, Vesuvio, Tuscia, Gambellara, Lessini Durello, Pitigliano, Boca, a quelli eroici della Valtellina fino a quelli delle Langhe Patrimonio Unesco.
A fianco di questi momenti tecnici si dipanano tutta una serie di appuntamenti di diverso taglio: dal convegno sui paesaggi del vino, con un parterre di relatori di assoluta eccezione, alla tavola rotonda sulle esperienze outdoor e i cammini; dal "Wine Trekking Gourmet" per attraversare i vigneti terrazzati con piacevoli pause gastronomiche di alto livello allestite presso le tradizionali baite rurali con il coordinamento dello chef stellato Alessandro Gilmozzi, alle "Caneve en festa", apericena conviviale con imperdibili tappe nelle cantine private di Cembra, aperte eccezionalmente al pubblico per l'occasione.
E ancora, per chi ama la scoperta del territorio a ritmo "slow", le passeggiate con accompagnatori di media montagna, che guideranno i partecipanti alla scoperta di angoli davvero nascosti del territorio.
E poi cinema, teatro e spettacoli, come quello a cura del collettivo Miscele d'Aria Factory, ma anche una serata tutta dedicata alle grappe artigianali e alla loro miscelazione in inediti cocktail. Una proposta contemporanea per celebrare questo distillato così intrinsecamente legato alla storia della Valle di Cembra e alla sussistenza delle sue famiglie nel passato.
A corollario, menù dedicati nei ristoranti delle due valli e iniziative dedicate nelle cantine, oltre all'apertura di un temporary restaurant presso Ca' dei Volti di Cembra durante i due weekend di manifestazione.