Personaggi e storie giudicariesi a confronto
«Saòr de tera», che per sottotitolo ha «Cultura e appartenenza in Giudicarie», si presenta come una serata di grande interesse. L’appuntamento è per venerdì 23 gennaio alle 20,30 nella sala Sette Pievi della Comunità delle Giudicarie, a Tione. L’interesse sta nella formula: due testimoni della vita culturale ed economica delle Giudicarie intervistate, forse sarebbe meglio dire in un dialogo imbastito da Roberta Bonazza, animatrice culturale a sua volta.
Sul tavolo dei relatori ci saranno due personaggi con esperienze molto diverse fra loro. Mario Antolini «Musòn», che veleggia placidamente verso i 95 anni, è il veterano dei giornalisti e sta ancora davanti al computer otto ore al giorno, non disdegnando di partecipare ad incontri e serate. Ha girato il mondo Mario. Dopo essere partito giovanissimo da Tione per frequentare la scuola di tipografo, essere arrivato in Giappone durante la seconda guerra mondiale ed aver frequentato l’università (lingue orientali) a Napoli, è tornato nelle Giudicarie, ha insegnato e ha testimoniato con i suoi scritti la storia del territorio.
Giovanni Battista Polla, invece, ha un’altra testimonianza da offrire: quella dell’allevatore di razza Rendena, tenace, appassionato e soprattutto difensore del proprio territorio, dal quale ha dimostrato che si può trarre il pane. Il sapore della terra è una suggestione, come sostiene la presidente della Comunità Patrizia Ballardini: «E’ un titolo solo all’apparenza poetico, ma in realtà rimanda alla vita vera: per sentire il sapore delle cose le devi attraversare, conoscere, vivere. Per questo abbiamo voluto che la serata sia all’insegna delle esperienze di vita legate alla terra». La terra, una suggestione a tutto tondo, nel bene e nel male: terra dura da cui per decenni si è fuggiti per cercare lavoro, terra generatrice nella quale molti sono tornati.
La serata sarà arricchita, come spiega chi organizza, dalla testimonianza di due giovani giudicariesi che hanno scelto oggi, nella società tecnologica e digitale, di lavorare la terra. Sono Luca Altini (di Vigo Rendena), allevatore che lavora il formaggio, e Moira Donati, che con il latte d’asina produce cosmetici, ed è impegnata pure nella coltivazione di piante officinali e piccoli frutti. Si presenta come una serata intensa. Infatti viene annunciato che «le associazioni culturali delle Giudicarie porteranno in chiusura dell’incontro un loro messaggio sullo stato di salute della cultura in Giudicarie, in prospettiva futura».