Come difendersi dai ladri: in Banale la gente usa WhatsApp
Allarme furti nelle Giudicarie Esteriori: nelle ultime settimane si sono verificate una serie di intrusioni in diversi luoghi della valle e gli abitanti di Tavodo e Andogno, frazioni di San Lorenzo Dorsino, hanno deciso di riunirsi, la scorsa sera, nella saletta comunale di Tavodo per discutere sul da farsi. Hanno pensato di farsi aiutare dalla tecnologia e di mettersi in prima persona a controllare il paese: fra gli abitanti si è deciso di creare un gruppo su WhatsApp - popolare applicazione per cellulare che permette di partecipare ad una chat collettiva in diretta - al quale segnalare persone, auto o movimenti sospetti in modo che la gente stia in allerta e nel caso avverta le forze dell'ordine immediatamente.
Sono esasperati, arrabbiati e amareggiati, i cittadini del Banale dopo l'ultimo episodio a Tavodo. Solo per il pronto intervento di uno dei padroni di casa che era nell'abitazione in quel momento e si è accorto dei malviventi è rimasto un tentativo di furto invece di trasformarsi in un'effrazione vera e propria. «Le persone non si sentono più al sicuro - spiega un portavoce dei cittadini - nemmeno in casa loro. E sono stanche dei tanti furti in zona». Si sentono abbandonati a se stessi i cittadini. Matteo Nicolli , falegname di Sclemo, è stato derubato un lunedì mattina di fine gennaio, mentre era al lavoro nell'azienda di famiglia. Il suo appartamento è ad una settantina di metri dalla falegnameria, ma nessuno si è accorto di nulla: i ladri si sono introdotti in casa sfondando una finestra e con un demolitore hanno prelevato la cassaforte, rubando nel frattempo anche computer, elettrodomestici, denaro e vestiti nuovi. Hanno fatto pure colazione, lasciando, come una beffa, i resti in cucina. «Abbiamo pensato di alzare il livello di sicurezza dei nostri paesi ? spiega Matteo Nicolli ? mettendoci in prima persona ad occuparcene, aiutandoci a vicenda in caso di movimenti sospetti».
Severino Papaleoni , commissario che regge l'amministrazione del neonato comune di San Lorenzo Dorsino fino a nuove elezioni, è stato interpellato: «Ho ricevuto la segnalazione e a breve incontrerò il portavoce del gruppo - spiega Papaleoni - sicuramente è doveroso un confronto con la polizia municipale ed i carabinieri. Certo il timore della popolazione è comprensibile, va ascoltato e affrontato. Senza però correre rischi inutili, quindi a muoversi devono essere le persone atte all'ordine pubblico e competenti per non mettersi in pericoli maggiori».
Un'idea uscita dalla riunione cittadina è anche quella di fare delle ronde per sorvegliare il paese e mettere delle telecamere in modo da garantire la sicurezza delle frazioni.