Social, gruppi segnalano i posti di blocco stradali La polizia: così si aiutano i disonesti o i ladri in fuga
La Polizia: così si aiutano i disonesti e i ladri
Posta sul suo account Facebook la polizia municipale delle Giudicarie, e lo fa per dissuadere i cittadini dalla crescente abitudine della “soffiata” agli altri automobilisti sulla presenza di controlli sulle strade.
La vecchia “sfanalata” di chi arriva in senso contrario e ha appena incrociato un controllo o un autovelox è infatti stata affiancata, e perfino soppiantata in taluni casi, dalla velocità e dall’efficienza dei mezzi digitali: si può sapere molto in anticipo dove sono i controlli, sono infatti nati gruppi whatsapp – l’applicazione di messaggistica per smartphone diffusissima, che permette di creare chat di gruppo e chiacchierare in tempo reale - che segnalano agli iscritti i controlli in corso delle forze dell’ordine sulle strade.
La polizia delle Giudicarie ha postato un estratto tipo di una di queste conversazioni avvenuta sul territorio: gli utenti avvisano con precisione dove ci sono pattuglie e controlli, così basta un messaggino sul cellulare e si può cambiare strada se non si ha tutto in regola o rallentare nel caso di velocità eccessivamente elevate.
In uno di questi gruppi, deve essere stato ammesso anche un vigile urbano, perché la polizia è in possesso delle schermate, su Facebook rese anonime, di alcuni gruppi locali.
Ecco il monito della polizia municipale lanciato in Facebook: «Chi ha fondato e partecipa a questi gruppi, inconsciamente (ammettendo al gruppo chiunque ne faccia richiesta perché amico dell’amico, dell’amico…) rischia di aiutare chi si mette al volante senza assicurazione (come nell’esempio in allegato), in non perfette condizioni psicofisiche, ecc…
Non pensiamo sempre e solo ai controlli della velocità: questi comportamenti, al pari della più datata “sfanalata”, ricadono sui cittadini onesti, su chi ha subito un furto, magari su chi subisce un danno scontrandosi con chi guida senza assicurazione, ubriaco…».
Un invito insomma a non solidarizzare con chi sulla strada non dovrebbe starci proprio o non dovrebbe starci in certe condizioni.
«Una riflessione – concludono le forze dell’ordine - possiamo farla: giocare a guardie e ladri sulla strada, è davvero un comportamento che favorisce la serenità dei cittadini?».
[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"1475976","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"540","width":"960"}}]]