Non c’è pace per i ponti in questo periodo. O cedono strutturalmente, come quello di Caderzone, giusto per rimanere nelle Giudicarie, ma altri esempi ben più tragici sono da catalogare in giro per l’Italia, o vengono investiti e non si può dire che ne escano in salute.

 

E’ accaduto mercoledì a Cimego, al viadotto che passa sopra la Statale del Caffaro per portare gli automobilisti nei due villaggi che si trovano fuori dalla strada di fondovalle: Cimego e Castel Condino. Un autotreno carico di pneumatici viaggiava con la gru inavvertitamente lasciata alzata. Per una banale legge della fisica dove passa un corpo non ne passa un altro. La gru ha urtato contro il viadotto, creando presumibilmente problemi di stabilità al manufatto.

 

Diciamo presumibilmente per prudenza. Di fatto sono intervenuti immediatamente gli uomini della polizia locale, insieme ai vigili del fuoco volontari ed ai tecnici del Servizio viabilità della Provincia: i primi per deviare il traffico sulla Provinciale (ex strada statale) che collega Condino e Cimego, i secondi per verificare le condizioni del viadotto. In un primo tempo si pensava di ripristinare il traffico sulla Statale ancora nel tardo pomeriggio di ieri. In realtà la strada dovrebbe essere riaperta oggi, non prima che una ditta specializzata installi una rete sotto il cavalcavia per evitare che cada materiale sulla Statale. Quanto alla riapertura del viadotto, bisognerà attendere la verifica del danno e la sistemazione.

 

Per i poco più di cinquecento abitanti di Cimego e Castel Condino, nonché per coloro che si recano sull’altipiano di Boniprati rimane l’alternativa della rotatoria a nord del viadotto, in corrispondenza della zona industriale, dalla quale si può salire verso i paesi e la montagna.