Sinclair, dj set live allo Spinale Le critiche degli ambientalisti

Dunque non sono valse a nulla le rimostranze ed i dubbi, di carattere ambientale, ma anche di opportunità generale, avanzati dagli ambientalisti e da altri movimenti d’opinione locali sullo svolgimento del concerto del famoso dj francese Bob Sinclair allo Spinale di domenica alle 17 nel mezzo del Parco naturale Adamello Brenta, di fronte al Patrimonio Unesco. Anzi, per dirla con Vincenzo Zubani, già sindaco e assessore comprensoriale che parla a nome degli ambientalisti «a ben vedere questi sono elementi, almeno nelle intenzioni degli amministratori locali (coloro che hanno la maggioranza in APT e che organizzano la manifestazione) che dovrebbero contribuire ancor più al successo della manifestazione».


Il Parco sembra abbia autorizzato. «Non senza qualche contrasto fra le componenti tecniche e la Giunta capeggiata da Joseph Masè - assicura Zubani - ma lo sappiamo, la componente tecnica è a tutti gli effetti decapitata, in presenza di un pur valido direttore che sconta la sua formazione di carattere giuridico senza competenza specifica nel campo naturalistico ed ambientale. Le stesse Regole Spinale Manez, tanto legate alle tradizioni ed ad usi e consuetudini, di fronte a tale opportunità non hanno disdegnato di sedere al tavolo dei vincitori, pardon dei suonatori. Ad essere maligni verrebbe da dire pecunia non olet».


Zubani non risparmia un attacco alla Provincia, secondo cui «non ci sono problemi a portare in quota, nel cuore del parco, un concerto che porterà centinaia di Watt per quasi 5 ore al cospetto delle montagne che stavolta rischiano di ?impallidire’ davvero. Per il concerto sono attese, dati riportati nello studio di valutazione di incidenza, 4.000 persone. C’è da giurare - ironizza amaro Zubani - che camosci e pernici bianche ricorderanno per decenni cotanto evento. Più fortunate le lepri bianche: forti del loro fine odorato, avranno fiutato in anticipo l’evento, riparando nei più tranquilli e insonorizzati ambienti della val Brenta Bassa. Diceva Charlie Chaplin: “Il silenzio è un dono universale che pochi sanno apprezzare. Forse perché non può essere comprato. I ricchi comprano rumore. L’animo umano si diletta nel silenzio della natura, che si rivela solo a chi lo cerca”. Senza voler essere puritani, il Parco, anzi, il parco con la p minuscola, dimostrerà di essere poco più che un contenitore passivo verso discutibili idee altrui», è la conclusione tranchant di Zubani.

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