L'idea: il tunnel che collega Storo e la Valle di Ledro
Scavalcare le montagne, o penetrarle? Un tempo si saliva sulle loro spalle con carri e cavalli, addirittura (Annibale insegna) con elefanti. Oggi è diverso. Le tecnologie ci aiutano, perciò si pugnalano fin dentro il cuore per rendere più facili le comunicazioni.
L’altra sera, proprio per parlare di tunnel, l’albergatore Graziano Tamburini ha convocato a Cimego una riunione con l’obiettivo di presentare un progetto: la galleria che dalla valle del Chiese potrebbe arrivare in val di Ledro. «Niente politici: solo operatori economici - esclama -. Per i politici ci sarà tempo. Intanto volevo capire se l’idea poteva interessare a chi vive di economia».
Nonostante la concomitanza con le assemblee delle Casse Rurali (Giudicarie Valsabbia Paganella e Adamello Brenta) ha risposto una quarantina di persone. Tamburini ha chiamato a parlarne Maria Demadonna (presidente del Consorzio turistico della valle di Ledro) ed Ermanno Pizzini, che sul tunnel si era speso già trent’anni fa. Pizzini (noto imprenditore, titolare della Waris, pannelli fotovoltaici, con un passato da sindaco e da presidente della Cassa Rurale di Condino) esattamente nell’autunno del 1988, in occasione della campagna elettorale per il Consiglio regionale, lanciò un’idea ardita, finita (dopo i primi apparenti entusiasmi) nel magazzino dei sogni, là dove si conservano, una accanto all’altra, idee geniali ed utopie: una galleria dal Chiese a Riva del Garda. Dimenticata perché allora si parlava del costo (in lire) di qualche centinaio di miliardi. Valeva l’accensione di una candela una simile spesa?
Da qualche mese l’idea è spuntata nuovamente. Come detto, l’autore è Graziano Tamburini, le condizioni sono cambiate. Quando Pizzini lanciò la sua provocazione pensava alla vicinanza dell’autostrada: per arrivarci - pensava da imprenditore - dalle aree industriali del Chiese devi arrancare con i camion sul passo dell’Ampola, passare Ledro e scendere dal Ponale, quindi affrontare la Riva-Rovereto. Il tutto molto poco economico. Cosa c’è di più bello che partire dal Chiese e sbucare dopo una decina di chilometri a Riva?
Naturalmente impossibile sul piano dei costi. Basti vedere le fatiche trentennali per la Loppio-Riva... Tamburini (supportato dall’ex sindaco di Storo Vigilio Giovanelli) ha un’idea diversa: niente camion, ma traffico leggero. «La galleria per Riva avrebbe un costo assurdo: non la farebbero mai per collegare una zona di pochi abitanti come la nostra». E i costi? Tamburini racconta di averne parlato con i tecnici impegnati nella realizzazione della circonvallazione di Pieve di Bono, ricavando un costo di massima. «Ci sono due ipotesi: dal Chiese (Cologna o Cimego) a Tiarno di Sotto (4 chilometri) e dal Chiese al tratto fra Tiarno e Bezzecca, di 6 chilometri. Considerato che con le tecnologie di oggi il costo per un tunnel può aggirarsi fra i 10 e gli 11 milioni di euro al chilometro, a seconda delle ipotesi si potrebbe spendere fra i 40 e i 70 milioni di euro».
Niente camion, anche perché sarebbero inaccettabili per la valle di Ledro. «Ad interessarci è il traffico turistico che dal lago di Ledro può arrivare nel Chiese e viceversa. Consideriamo fra l’altro che il traffico pesante del Chiese gravita tutto sulla Lombardia, perciò ha altre alternative».
A fronte dell’idea c’è un retropensiero politico: «Quanti investimenti hanno fatto negli ultimi decenni nelle Giudicarie? Proviamo a confrontarli con quelli in val di Non e val di Sole?». Sfogliando il quaderno dei proclami vengono in mente progetti mega galattici: variante della Rendena, variante del Chiese, circonvallazioni di Pinzolo, Ponte Arche e Tione... Tutte opere presentate, ma anch’esse finite nel magazzino dei sogni. L’unica in pista è la variante di Pieve di Bono: galleria della lunghezza di un chilometro e ponte in mezzo alla valle. Un’altra galleria (controversa) è in progetto: dalla val Vestino a Baitoni, 4 chilometri per 32 milioni di euro previsti. «Beh ? conclude Tamburini ? se fanno quella della val Vestino, dove abitano 300 persone, voglio vederli ad ignorare il collegamento Chiese-Ledro!». Eccesso di ottimismo?