A Spiazzo Rendena una casa per la cultura di montagna
Transenne tirate e inizio lavori da una decina di giorni all’edificio che fu la segheria Cozzio, lungo la Sarca, sono arrivati anche i 200 mila euro di contributo stanziati dalla Comunità delle Giudicarie all’interno del Piano di sviluppo e coesione approvato di comune acordo dai sindaci giudicariesi.
Il maltempo ha in questi giorni fermato il cantiere appena aperto, ma l’opera è importante: da quella che fu un tempo una segheria alimentata dalle acque del fiume, poi per anni destinata a magazzino comunale, nascerà una Casa della Cultura centrata sulla vita di montagna e le sue tradizioni.
Siamo a Spiazzo, nei pressi della passerella coperta che porta al parco giochi, il lungo edificio sistemato sugli argini del fiume verrà trasformato completamente: è già stata tolta la vecchia copertura, che verrà interamente ricostruita, mentre all’interno saranno realizzati gli impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento, completamente assenti quando l’edificio era utilizzato come segheria, oltre all’aggiunta di un piccolo volume che permetta di ricavarne dei servizi igienici.
«Spazio a legno e granito nella ristrutturazione - spiega l’architetto che ha predisposto il progetto Massimiliano Zenari - che erano i materiali principe delle segherie alla veneziana». All’interno l’edificio avrà sostanzialmente due spazi, con divisorie mobili: «L’idea - dichiara il vicesindaco di Spiazzo Angelo Capelli - è avere una struttura che al suo interno sia modulare e flessibile, in grado di ospitare eventi di natura diversa».
La destinazione d’uso dell’edificio, che viene ristrutturato con un cantiere di 100 giorni per un costo complessivo di 340.427 euro, dei quali 200 mila come detto in arrivo dal Fondo territoriale, è quella di una Casa della Cultura che ospiti le diverse iniziative che già, con qualche carenza di spazio, vengono portate avanti sul territorio, ma anche aiuti a sviluppare al meglio l’indirizzo che l’assessore alla cultura del comune di Spiazzo ha in mente per la crescita sociale e culturale dei suoi cittadini: «Appena sarà pronta - spiega l’assessore Silvia Bolzani - abbiamo già pronto un programma di iniziative che comprendono quelle già attivate da qualche anno, e penso alle mostre, ai corsi legati agli antichi mestieri come scultura, feltro e pittura su legno. Ma con i nuovi spazi avremo anche una cucina industriale che servirà proprio a organizzare corsi specifici sulle ricette locali, in collaborazione con i produttori di biologico delle Giudicarie portando anche in Val Rendena una cultura che in altre zone della vallata si sta sviluppando. Penso al recupero di antiche varietà di grani e colture e il loro utilizzo all’interno della cucina. Sarà anche un luogo dove si terranno conferenze e molte altre iniziative sul tema, per un obiettivo generale di recupero e valorizzazione della cultura della montagna».