Ospedale di Tione, non ancora trovata una sede idonea per il servizio 118
La postazione 118 è in cerca, ormai da tempo, di una sede fissa all’interno dell’ospedale di Tione e non pare riuscire a trovarla. Mette in luce la vicenda il sindacato Nursing Up che ha sollevato con l’azienda sanitaria anche il problema della sicurezza durante i turni notturni per il personale impegnato al pronto soccorso e la mancata sostituzione di un anestesista che ha portato alla sospensione del servizio notturno.
Andiamo con ordine: la postazione 118 doveva trovare un suo posto all’interno del nuovo pronto soccorso, inaugurato nel giugno del 2017, ma ci fu un certo imbarazzo quando all’inaugurazione della struttura, ampliata e dove i servizi sono aumentati, lo spostamento del 118 non si fece. Il motivo è che era in effetti prevista una sala - un 3x4 sottolinea Fabio Lavagnino di Nursing Up - per gli infermieri del 118, mentre gli autisti sarebbero dovuti andare in un’altra sala. Ma la proposta non funzionava per gli operatori, perchè il 118 lavora in squadre: due equipaggi, ognuno con il suo autista, operano di giorno, altri due di notte e poi c’è la caposala. Separarsi quando si deve lavorare assieme aveva poco senso, questa la motivazione che ha fatto rimanere infermieri e autisti del 118 nelle due stanze attuali della postazione, pur se piccole rispetto alle esigenze che negli anni sono aumentate assieme al numero degli operatori.
Ora in quell’ala dell’ospedale, che corrisponde al vecchio pronto soccorso, è previsto che si sposti il servizio di fisioterapia che in questo modo si amplia fornendo un servizio più completo, quindi il 118 deve per forza spostrsi in una nuova sede, ma la quadra su dove ricavare questi spazi non si è ancora trovata. La proposta è quella di un trasferimento temporaneo in tre stanze - separate e non direttamente comunicati, cosa che ancora non pare rispondere appieno alle esigenze manifestate dagli operatori - al piano terra, vicino all’ingresso dell’ospedale tionese. «La soluzione non è affatto ottimale - spiega Lavagnino - in più è provvisoria. Se, come pare, c’è già l’idea di una destinazione stabile meglio sarebbe fare un solo trasloco direttamente nella sede definitiva. Almeno si dica chiaramente quando avverrà il trasloco e quanto temporanea sarà la soluzione proposta ora. Non si vorrebbe che fosse solo un modo per far passare una sede inadeguata e poi trasformarla in definitiva».
A firma di Nursing Up è anche un sollecito all’azienda sanitaria a potenziare il personale nel turno notturno del pronto soccorso di Tione, di almeno 3 operatori, come accade per esempio a Borgo. «Il pronto soccorso di Tione eroga lo stesso numero di prestazioni di Borgo - spiegano dal sindacato - anche maggiori nella stagione turistica e oltretutto non ha nemmeno il servizio portineria. Crediamo che la riorganizzazione e il potenziamento del pronti soccorsi periferici debba essere affrontata in maniera sistematica e prioritaria aumentando gli operatori notturni alla luce anche del fatto che il personale di questo servizio è il più esposto ad episodi di aggressione verbale e fisica, come abbiamo visto negli ultimi mesi».
Al momento a Tione si attende anche un nuovo anestesista per poter ripristinare il servizio H24 come previsto dal protocollo d’intesa siglato da Provincia, amministrazioni locali e Azienda sanitaria: dopo le dimissioni di uno dei medici anestesisti, il servizio notturno è sospeso mantenendo solo la reperibilità fino a quando non arriverà un nuovo professionista.