Storo: in cima al campanile tornata la croce divelta dal temporale a San Floriano
E' tornata a casa la croce che stava sul campanile della chiesa arcipretale di San Floriano di Storo: un fatto piccolo, ma simbolico per la comunità. Era stata smontata nell’agosto di due anni fa, perché il vento l’aveva piegata e si temeva che potesse crollare. Si respirava un’aria da tregenda quella sera di sabato 19 agosto del 2017: un vento fortissimo, lampi che illuminavano il cielo e un brontolio interminabile di tuoni. In realtà il temporale e la grandine che ci si aspettavano e si temevano non sono arrivati. Anzi, ad un certo punto il cielo si è rasserenato, facendo tirare il classico sospiro di sollievo soprattutto ai contadini.
Una conseguenza, tuttavia, se l’è portata tutto quel vento. La croce, che stava in cima al campanile a memoria d’uomo, fu piegata. Nessuno avrebbe immaginato che si trattasse di un anticipo del vento che un anno dopo si sarebbe portato via milioni di alberi in tutto il Trentino. Allora parve un fenomeno straordinario.
Da allora sono passati due anni, perché la parrocchia ha fatto ricorso all’assicurazione, la quale si è accollata una parte del danno. Poi (si sa come vanno queste cose) si è dovuto attendere il benestare dell’Ufficio Beni architettonici della Provincia per potersi mettere a lavorare.
Finalmente anche questa autorizzazione è arrivata, ma nel frattempo le intemperie avevano continuato nel loro lavoro: infatti alcuni coppi si erano spostati, causando l’entrata di acqua nel campanile. La EffEffe Restauri (ditta con sede in valle del Chiese specializzata in simili sistemazioni, tanto da aver conquistato appalti in Trentino e fuori in chiese ed edifici storici da ristrutturare) ha sistemato le tegole. Ieri ha messo a dimora la sfera, la bandiera segnavento e la croce, che era stata sistemata da una ditta specializzata di Vicenza. La sfera che sostiene il tutto, giusto per capire il valore storico della struttura, è databile attorno al 1770. La croce ha ricominciato a far bella mostra di sé in cima al campanile. L’intervento, oltre che nella sistemazione del danno subito dal vento, è consistito nella doratura. Croce dorata. Attenzione, per chi fosse male intenzionato, si tratta di dieci grammi d’oro. Quindi non vale la fatica di salire per impossessarsene.