Da Spiazzo un grido d'allarme «i Nu.Vol.A e i nuovi compiti il rischio è la burocratizzazione»
Dopo l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria e il successivo lockdown che hanno fatto slittare l’assemblea annuale inizialmente prevista a febbraio, nei giorni scorsi i NuVolA Adamello si sono incontrati per fare il bilancio delle attività 2019 e tracciare le linee guida del futuro a breve termine, ancora dettato dal Covid-19.
Nella dettagliata relazione morale del capo Tiziana Bertini è stato ripercorso un anno di presenza attiva e solidale all’interno della comunità giudicariese.
«L’estate scorsa – ha spiegato – ci ha portato dalla Val del Chiese fino a Madonna di Campiglio collaborando con le istituzioni nell’organizzazione di varie manifestazioni. Sicuramente la più importante è stata l’attivazione del Ppcc (Piano di protezione civile comunale) nel Comune di Val Daone, dove sono state simulate diverse calamità naturali. Il nostro intervento si è dimostrato tempestivo e ben organizzato garantendo il pasto caldo a circa 250 persone evacuate”.
Numerose anche le novità a livello centrale. “Insieme al nostro presidente Giorgio Seppi – ha sottolineato la Capo Nu.Vol.A. Adamello – è stato avviato un processo di analisi finalizzato non solo a correggere i punti critici e dare forza alle positività, ma anche e soprattutto a dare nuova linfa all’Associazione. Un percorso, questo, che richiede tempo e la fattiva collaborazione di tutti. Sicuramente – ha aggiunto – la nuova visione è leggermente diversa da quella percepita qualche anno fa e prevede che il volontario sia sempre e comunque multitasking, capace di vedere nell’insieme il da farsi, in grado di lavorare in team, ma comunque specializzato nel proprio specifico ruolo all’interno della squadra».
Altro fronte quello della promozione dell’associazione che è stata portata all’interno degli istituti comprensivi delle Giudicarie con momenti dedicati all’illustrazione delle attività e degli scopi dei NuVolA
All’assemblea è intervenuto Giorgio Seppi, il presidente del NuVolA di tutto il Trentino: circa 650 volontari divisi in 11 gruppi che fanno capo alla protezione civile Ana di Trento mentre al tavolo dei relatori, insieme a Bertini e Seppi, c’era anche Sergio Bertolini, delegato nel Consiglio direttivo Protezione civile Ana di Trento. Federico Dallavalle, vicesindaco di Porte di Rendena, ha evidenziato come «nel periodo del Covid-19, benché lontani dai riflettori, anche i NuVolA. ci sono stati e hanno fornito un supporto importante».
Mauro Bondi, consigliere nazionale dell’Associazione nazionale Alpini (Ana), ha evidenziato il rischio di «un’eccessiva burocratizzazione» che potrebbe limitare l’operatività degli Alpini, una famiglia che «al di là delle circolari ha a cuore l’essere presente dove c’è bisogno».
Passando all’estate in corso se, da una parte, il supporto alle manifestazioni, quasi tutte annullate, è fermo, continuano i trasporti da Trento per le Giudicarie dei Dpi (Dispositivi di protezione individuale) e la loro distribuzione presso le scuole e gli uffici dell’amministrazione pubblica. Ai nuclei di volontariato alpino è stato inoltre chiesto supporto nella gestione del triage all’interno degli ospedali e dei poliambulatori di via Presanella a Tione.
Particolarmente toccante il momento di preghiera presso la chiesa di San Vigilio, che ha preceduto la riunione tra gli associati.
L’assemblea si è tenuta presso il tendone allestito al campo sportivo di Spiazzo dalla Pro loco che ha fornito un accurato supporto all’organizzazione.