Bolbeno: nuova pista e impianto, ma per la provincia non serve la valutazione di Impatto Ambientale
Dopo tante polemiche, relative soprattutto al costo dell’opera (4 milioni di euro, metà investiti da Trentino Sviluppo, 25% dal Bim del Sarca e il resto dalla comunità locale), arriva un via libera importante per l’ampliamento dell’area sciabile di Bolbeno, nel comune di Borgo Lares. Il 31 dicembre, il dirigente dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente della Provincia, con il provvedimento numero 606, ha escluso la necessità di assoggettare a Valutazione d’impatto ambientale il progetto proposto da Trentino Sviluppo spa.
L’area sciistica, attualmente contraddistinta da due tracciati continui a servizio della pista “Saline” e dalla pista “Varisela”, vedrà la realizzazione di un ampliamento verso monte servito da un nuovo impianto, composto da una seggiovia quadriposto con partenza alla quota di 583 metri e arrivo alla quota di 788,80 metri, per una lunghezza complessiva di 696 metri. Serviti da questo impianto, saranno ricavati due distinti tracciati, uno omologato Fisi da destinare alle gare per slalom gigante allievi e ragazzi e agli allenamenti, permanentemente allestito, l’altro destinato all’utenza turistica. Per essere omologata dalla Fisi, la nuova pista gare dovrà essere larga almeno 40 metri: considerando anche la pista turistica, un tracciato unico sarebbe stato troppo impattante, anche per la quantità dei riporti previsti (130mila mc). Sono stati quindi progettati due percorsi distinti e praticamente paralleli. La pista “turistica” sarà lunga 749 metri e avrà una larghezza media di 47,1 metri, mentre la pista gare sarà lunga quasi 759 metri con una larghezza di 42,5 metri. La pendenza media dei due tracciati sarà rispettivamente del 26,3% e del 26,7%, con pendenze massime del 43,5% e 44,6%.La classificazione della pista turistica sarà “rossa facile”, mentre la pista gare sarà “rossa”.
Entrambi i tracciati saranno serviti dal nuovo impianto composto da una seggiovia quadriposto ad attacco fisso della portata di 1.600 persone/ora. Lo skilift esistente, lungo 390 metri e con portata oraria di 720 persone, resterà a servizio della parte bassa della ski area destinata al campo primi passi per i più piccoli e al campo scuola per tutti i principianti. Oltre alla realizzazione del nuovo impianto di risalita (con relative stazioni di partenza e arrivo) e all’ampliamento verso monte delle piste da discesa, l’istruttoria ha preso in considerazione anche la richiesta di rinnovo della concessione a derivare, della quale il Comune di Borgo Lares è titolare, ai fini dell’innevamento programmato.
La skiarea di Bolbeno, situata a soli 575 metri di quota, è nota a livello nazionale per essere la pista da sci più bassa d’Italia. Le caratteristiche microclimatiche dell’area e la gestione ottimale dell’impianto d’innevamento programmato calibrando il funzionamento nelle ore più fredde della giornata, consentono - secondo quanto scritto nel provvedimento - di innevare la nuova pista senza incremento della dotazione idrica attualmente in concessione, quindi senza ulteriore uso di acqua.
L’area sciistica di Bolbeno, gestita da oltre 50 anni dalla Pro Loco di Bolbeno, è riuscita negli anni a distinguersi tra le stazioni di riferimento per chi si avvia alla pratica dello sci alpino. Su queste premesse l’obiettivo è quello di realizzare una pista omologata Fis per slalom gigante allievi e ragazzi e, allo stesso tempo, di ampliare l’offerta per gli accompagnatori dei bambini e ragazzi.
Utenti finora spesso scoraggiati per via delle numerose code che si formano alla partenza dell’unico skilift presente. La realizzazione di un nuovo impianto punta a risolvere insomma anche questo problema e inoltre l’allungamento del tracciato consentirà di usufruire contemporaneamente sia di una parte della pista da destinare alle gare che di una parte libera per gli altri sciatori.
Nel corso dell’istruttoria condotta dai servizi provinciali sono stati analizzati i vari aspetti connessi alla realizzazione delle nuove opere e al rinnovo della concessione a derivare e non sono emersi elementi contrari alla realizzazione dell’intervento prospettato. In particolare, secondo l’Appa, «la realizzazione degli interventi nel loro complesso non presenta criticità ambientali tali da necessitare approfondimenti attraverso la redazione di uno studio d’impatto ambientale da sottoporre a procedura di Via».
Le osservazioni presentate da Legambiente e da Aldo Collizzolli non hanno fatto breccia mentre i Servizi provinciali coinvolti nell’iter hanno rilasciato tutti parere favorevole, con prescrizioni da osservare nell’ambito delle successive fasi di progettazione.