Ponte Caffaro, ex maresciallo dei carabinieri salva la vita al vicino di casa
PONTE CAFFARO - Salvare una vita umana: eroe per un giorno. È questa la storia, fortunatamente a lieto fine, che giunge da Ponte Caffaro al confine (noto ormai al mondo intero per l'imbarazzante questione del ponte che collega le due regioni) tra Trentino e Lombardia.
Nel primo pomeriggio di martedì scorso, infatti, una giornata baciata da un sole primaverile ma funesta per la comunità del Basso Chiese che ha registrato la tragica scomparsa del medico di base Samiee Shahrokh, Angelo Rasi ha salvato la vita ad un uomo che era riverso a terra privo di sensi.
Rasi, pensionato dell'Arma dei Carabinieri che abita in Via Campini, è personaggio conosciuto in Valle del Chiese per l'attività prestata come Maresciallo al servizio dei Carabinieri. In passato è stato presidente dell'associazione nazionale Carabinieri in congedo sezione «Brigadiere Carlo Baldrachi», oggi presieduta dall'amico Paolo Obrofari, di cui Rasi è ancora socio attivo.
Dal proprio giardino ha visto un settantenne nell'orto confinante, seduto in posizione innaturale privo di sensi. Grazie alla formazione di primo soccorso fatta negli anni di lavoro, Angelo Rasi si è messo subito in azione praticando il massaggio cardiaco in attesa dell'arrivo del personale sanitario allertato dalla moglie che, successivamente, ha dato il cambio nell'effettuazione del massaggio sul settantenne colpito dal malore. Fondamentale anche l'aiuto della moglie del settantenne colpito dal malore. Anche lei subito accorsa, che ha praticato la respirazione artificiale al marito.
Sul posto sono arrivati nel giro di pochi minuti i soccorritori volontari di Ponte Caffaro con l'ambulanza e l'elisoccorso di Sondrio.
«Fortunatamente - ha commentato il Maresciallo Rasi - il destino ha voluto che in quel momento passassi vicino al gazebo del vicino. Praticare il massaggio cardiaco è stato un gesto naturale ed istintivo che fortunatamente ha permesso all'amico Celestino, settantenne che abita a pochi metri dalla nostra abitazione, di poter riprendere i sensi».Il settantenne è stato quindi trasferito all'ospedale in sicurezza dove è stato sottoposto a tutte le cure sanitarie del caso. Grazie ad un gesto di generosità verso il prossimo e alla formazione ricevuta negli anni di lavoro Angelo Rasi ha salvato così la vita ad una persona che, senza l'aiuto ricevuto, avrebbe probabilmente subito un epilogo assai diverso.