Ponte sul Caffaro, tutti vogliono il Bailey provvisorio (e la ditta si impegna a risolvere i problemi di quello nuovo e mai aperto)
Vertice a Brescia con i Prefetti lombardo e trentino: a due anni dalla realizzazione del manufatto, non è ancora stato aperto e quindi si spenderanno altri soldi per fare un terzo ponte temporaneo
CAFFARO. Incontro a Brescia presso la Prefettura fra la Provincia autonoma di Trento, con il vicepresidente e assessore all'urbanistica Mario Tonina affiancato dal dirigente generale Stefano De Vigili e dal direttore Filiberto Bolego, la Provincia di Brescia, con il vicepresidente Guido Galperti, il Comune di Bagolino, con il sindaco Gianzeno Marca, il Comune di Storo, con il sindaco Nicola Zontini, alla presenza dei prefetti di Trento Sandro Lombardi e della provincia di Brescia Attilio Visconti, per discutere dell'ormai annosa questione della viabilità lungo la provinciale 237, asse strategico di collegamento fra il Trentino e il Bresciano.
La vicenda è nota: sul ponte storico sul Caffaro, a Ponte Caffaro, bisognoso di interventi di manutenzione, il transito oggi è consentito solo ai veicoli di massa non superiore a 40 tonnellate, con limite di velocità a 30 km/h e obbligo del distanziamento minimo di 30 metri.
Il nuovo ponte, realizzato ad una distanza di circa 25 metri a valle di quello storico, ancorché ultimato da oltre due anni, salvo finiture marginali, non è ancora stato aperto a causa di difficoltà nello svolgimento delle manovre con circolazione a rotatoria in uscita da parte dei mezzi pesanti. Ciò ha creato una situazione di impasse, con conseguente disagio sia per i residenti che per i turisti e per il traffico commerciale legato alle attività economiche.
Il vicepresidente Tonina, nel suo intervento, ha confermato la disponibilità già data dal Trentino, anche per la realizzazione di un eventuale ponte Bailey provvisorio, che consenta di fluidificare il traffico lungo la SP 237, in attesa che, in accordo con tutti i soggetti coinvolti, compreso il Comune di Storo, vengano posti in essere quegli interventi complementari che consentano di sciogliere finalmente lo snodo dell'attraversamento in sicurezza del Caffaro. "E' nell'interesse di tutti rendere percorribile questo tratto stradale - ha ribadito Tonina - superando il limite di 40 tonnellate oggi esistente, una strozzatura che complica notevolmente i rapporti, anche economici, fra i due territori".
Il prefetto Visconti, assieme al suo omologo della provincia di Trento Lombardi, nell'introdurre i lavori di ha sottolineato la sua volontà di approfondire la problematica, contribuendo ad individuare la soluzione migliore, considerato in ogni modo che il vecchio ponte sul Caffaro, classificato "monumento nazionale", deve essere sottoposto a restauro e il nuovo ponte, ultimato da oltre due anni, non è ancora stato aperto.
Il vicepresidente della Provincia di Brescia, dopo avere ringraziato la Provincia di Trento per le risorse messe a disposizione fino ad oggi, ha ribadito a sua volta, assieme anche al sindaco di Bagolino, la volontà di risolvere una volta per tutte il problema. Il titolare dell’impresa Pretti & Scalfi, che ha realizzato il nuovo ponte su mandato del Comune di Bagolino, si è impegnato a realizzare gli interventi che rendano possibile la circolazione a rotatoria secondo le previsioni del progetto originario, ma ha aggiunto che nel frattempo è necessario procedere con il posizionamento di un ponte Bailey.
Il Bailey, che potrebbe essere allestito dalla Provincia autonoma di Trento, rappresenta la struttura provvisoria che consentirebbe di salvaguardare la fluidità nel collegamento tra i territori della val Sabbia e della valle del Chiese nel periodo in cui verosimilmente dovrà essere sospesa la circolazione sul ponte storico per consentirne la manutenzione, e mentre verranno effettuati i lavori che consentiranno l'utilizzo del nuovo ponte, in particolare con l'ampliamento del raccordo in uscita dallo stesso per agevolare gli autotreni nella manovra di svolta a destra verso la zona industriale di Storo.