Si torna a navigare con il battello sul Lago di Idro
La motonave «Idra» collega tutti i paesi dell’Eridio, tre corse al giorno, posto per le biciclette, biglietto giornaliero a 7 euro
LAGO D'IDRO. È tornata Idra a solcare le acque del lago d'Idro. È il battello che ogni estate fa il periplo del lago, sotto la guida del comandante Cesare Tavelli, della società Antares, la quale si è aggiudicata ancora una volta l'appalto, perciò gestirà il servizio per i prossimi tre anni.Lo schema delle corse è ormai collaudato.
Fino alla fine di giugno sono in programma tre corse giornaliere in partenza dal pontile di Lemprato: alle 10, alle 14 ed alle 16. Il mercoledì a Idro è giorno di mercato, perciò i mesi di luglio e agosto le corse diventeranno quattro, con partenza alle 9 ed alle 11 al mattino, mentre nel pomeriggio rimarranno quelle delle 14 e delle 16.Il periplo, si diceva. Dopo Lemprato, il battello tocca Crone e Vantone nel Comune di Idro, Anfo (il Comune più piccolo), Vesta (ancora nel Comune di Idro), Ponte Caffaro (Comune di Bagolino) e Baitoni, unico pontile trentino.
Il biglietto per il giro completo costa sette euro; per ogni altra sub-tratta quattro euro.
Il giro dell'Eridio è gettonato, se è vero che ogni estate ad usufruirne sono circa settemila persone. Naturalmente con l'eccezione dell'anno scorso, quando fra lockdown, paure, riduzione del turismo tedesco e olandese e distanziamenti il numero dei viaggiatori si è praticamente dimezzato.Il battello comincia ad avere una storia.
Era una splendida giornata di fine luglio del 2009, quando venne varato l'«Amico del lago» (che in realtà era stato inaugurato due anni prima fra politici, amministratori e giornalisti) con l'idea di sperimentare la traversata dell'Eridio. Da Idro a Ponte Caffaro: Idro, Anfo, Ponte Caffaro faro e ritorno. Varato è una parola grossa. Infatti l' «Amico del lago» aveva già una carriera alle spalle: quarant'anni o giù di lì passati prima a trasportare turisti lungo il Po, successivamente trasferito nel lago d'Iseo.
Da sabato 1 agosto 2009 cominciò le corse, che pareva dovessero finire in fretta. Invece resistette fino all'estate del 2016, quando fu sostituito da Idra, una motonave con 120 posti a sedere (rispetto ai 55 dell'«Amico»), uno spazio per caricare le biciclette e un angolo bar. Era stata acquistata dal Comune di Idro (provate ad indovinare) con i Fondi ODI, i denari dei Comuni confinanti versati ogni anno dalle Province Autonome di Trento e Bolzano alle terre confinanti.
Sono i soldi (per capirci) serviti per realizzare il famoso e famigerato ponte di Caffaro (sì, quello ancora chiuso dopo quattro anni dalla realizzazione) e altre opere più o meno criticate: vedi il progettato tunnel che collegherà la Val Vestino e Baitoni. Ma queste sono altre storie, che non possono distrarre rispetto alle placide acque del lago d'Idro ed ai paesaggi offerti dalle montagne che lo incorniciano.