Operai edili sfruttati, dieci gli indagati. L’accusa è quella di associazione a delinquere
Operai sottoposti a orari massacranti, spesso per sette giorni alla settimana e pure durante le feste di Natale; accampati in 8 in un alloggio di soli 55 metri quadri
TIONE. Pagati la metà di quanto prevede il contratto degli edili; privati di una vera pausa pranzo perché costretti a sfamarsi in cantiere con scatolette di tonno e panini; sottoposti a orari massacranti, spesso per sette giorni alla settimana e pure durante le feste di Natale; accampati in 8 in un alloggio di soli 55 metri quadri.
Così viveva una decina di muratori egiziani impegnata nella costruzione del Centro per l'aggregazione dei giovani di Creto, nelle Giudicarie, secondo quanto emerge da un'inchiesta della Procura di Trento svolta dalla Finanza.
Dieci gli indagati, tra cui i vertici della Ediltione, vincitrice dell'appalto, che aveva poi subappaltato alcune opere a un'altra ditta, che a sua volta aveva trasferito i lavori a una terza impresa, in un vortice di subappalti "a cascata".