Continua a far paura il rogo nei boschi in valle del Chiese: ancora al lavoro anche i velivoli antincendio
Vigili del fuoco impegnati, con il supporto anche dei mezzi nazionali, per domare le fiamme che hanno ripreso vigore raggiungendo anche quote più elevate. L'incendio era divampato sabato scorso e due giorni fa sembrava domato ma poi il vento lo ha fatto ripartire: non si esclude l'origine dolosa
TRENTO. Proseguono gli interventi dei vigili del fuoco per lo spegnimento del vasto incendio boschivo in valle del Chiese. Il rogo a Bondone di Storo, che nei giorni scorsi sembrava ormai domato, ha ripreso purtroppo vigore, a causa del vento e favorito dalla siccità.
Per cercare di domare le fiamme da questa mattina, 25 marzo, sono nuovamente al lavoro anche i mezzi aerei, nei pressi della località San Martino, dove anche i rifornimenti di acqua non sono semplici.
Il devastante incendio si è alzato di quota e interessa anche aree particolarmentre impervie: pauroso lo scenario di fiamme e fumo che si nota anche da lontano.
Impegnati sul posto, da giorni, decine di vigili del fuoco, mentre sono tre i velivoli in azioni, uno provinciale e due messi a disposizione dalla Forestale e dai vigili del fuoco nazionali.
Il rogo, scoppiato poco meno di una settimana fa, potrebbe avere origini dolose.
Incendi nei boschi, in questi giorni, anche altre zone del Trentino, come nell'area fra Lavis e Giovo.
Anche altre aree dell'arco alpino orientale e delle Dolomiti stanno affrontando simili emergenze: a preoccupare maggiormente è il vasto fronte del rogo boschivo nella zona di Longarone, nel Bellunese, sul versante verso la val di Zoldo (chiusa la statale, principale collegamento stradale), cioè quello opposto alla corona montuosa del Vajont, sull'altro lato della vallata attraversata dal fiume Piave.
[foto: Federazione provinciale dei vigili del fuoco volontari]