Archeologia / L’evento

Il Museo delle Palafitte di Fiavé compie 10 anni: grande festa per il sito Patrimonio mondiale Unesco

Le palafitte sono costruite in legno; lo stesso materiale è utilizzato anche come rivestimento per gli interni decorati con tappeti, stuoie e tessuti

FIAVÉ. Oggi pomeriggio, domenica 10 aprile, si è tenuta una grande festa per le dieci candeline del Museo delle Palafitte di Fiavé: nel giardino dell'ente, complice anche la bella giornata di sole, tante autorità e persone hanno partecipato all'iniziativa, alle visite guidate gratuite e alla contestuale inaugurazione della mostra “Sulle palafitte: una storia che continua”.

La cerimonia si è aperta con l'omaggio musicale all'Ucraina del coro Cima Tosa, quindi i saluti degli assessori provinciali alla cultura Mirko Bisesti e al turismo Roberto Failoni, nonché del presidente del Consiglio Walter Kaswalder, del sindaco di Fiavé Nicoletta Aloisi e del soprintendente per i beni culturali Franco Marzatico, infine l'intitolazione del Museo a Renato Perini, cittadino onorario e scopritore delle palafitte fiavetane.

"Abbiamo bisogno che la cultura unisca le forze, abbiamo bisogno della socialità, di ritornare a vederci e che il nostro territorio sia di nuovo vivo", sono state le parole dell'assessore Bisesti che ha ringraziato il coro Cima Tosa e ricordato da un lato "il conflitto alle porte dell'Europa" e dall'altro i due anni di pandemia. 

"Un territorio tutto da scoprire, poco distante dal grande bacino del Garda - ha quindi evidenziato l'assessore Failoni - che offre tante opportunità ai turisti e agli ospiti, dal punto di vista dell'outdoor, ma anche dal punto di vista delle sue bellezze paesaggistiche e culturali. Qui l'archeologia dialoga con l'ambiente naturale e favorisce l'attrattività di questo distretto di elevato valore turistico".
 

L’iniziativa, promossa dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia, è stata realizzata con la collaborazione della locale Pro Loco, del Gruppo Giovani e del Gruppo Alpini di Fiavé, nonché dell’Ecomuseo della Judicaria.
 

Renato Perini

Il museo costituisce la testimonianza delle ricerche archeologiche da lui dirette tra il 1969 e il 1983. Maestro elementare, passato in seguito all’Ufficio beni archeologici di Trento, Perini è scomparso nel 2007. Fu archeologo sul campo. La laurea honoris causa gli venne attribuita dall’Università di Innsbruck nel 1989, vent’anni dopo l’inizio di uno dei più importanti scavi della protostoria italiana ed europea. Nel 1994 il Comune di Fiavé gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
 

Sulle palafitte: una storia che continua

In mostra sono esposte le immagini realizzate dalla fotografa lombarda Anna Brenna sul lago Inle, nella parte centrale della penisola del Myanmar (ex Birmania). Il lago ospita sulle sue rive circa 70.000 abitanti per i quali l'acqua costituisce un elemento essenziale che contraddistingue ogni aspetto della vita quotidiana: si vive in palafitte di legno, si coltivano ortaggi e fiori in orti galleggianti, ci si sposta in barca nei canali formati dal lago, con l'acqua del lago ci si lava e si fa il bucato, sull'acqua del lago vengono organizzati mercati e il lago è popolato da pescatori.

Le palafitte sono costruite in legno; lo stesso materiale è utilizzato anche come rivestimento per gli interni decorati con tappeti, stuoie e tessuti. Una realtà contemporanea che agli occhi dell’autrice delle immagini richiama la vita nei villaggi palafitticoli che costellavano il territorio subalpino 4000 anni fa. 
 

Museo di Fiavé e Parco Archeo Natura

Il Museo racconta le vicende dei diversi abitati succedutisi lungo le sponde del lago Carera, bacino di origine glaciale, tra tardo Neolitico ed età del Bronzo. Il percorso espositivo costituisce un’opportunità unica per conoscere e capire meglio la vita dei nostri antenati dell’età del Bronzo. Straordinari reperti in legno che stupiscono per la loro modernità, testimonianze di notevoli tecniche costruttive, filmati, installazioni e un grande plastico conducono nell’atmosfera di un villaggio palafitticolo di 3.500 anni fa. Una sezione del museo è inoltre dedicata alla riserva naturale Fiavé-Carera, inclusa nel territorio delle Giudicarie riconosciuto Riserva della Biosfera UNESCO.

Il Parco Archeo Natura, che riaprirà invece sabato prossimo, è un percorso di scoperta e conoscenza nello scenario suggestivo della riserva naturale di Fiavé-Carera, a poche decine di metri dall’area archeologica dove sono tuttora visibili i resti dei pali che sorreggevano le costruzioni preistoriche: incluso nella lista del Patrimonio mondiale UNESCO, Fiavé è uno dei siti palafitticoli più importanti d’Europa.

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