La gaffe di Michaela Biancofiore: «Nel Bleggio la piaga dell’alcolismo». E sbaglia i nomi dei paesi (con la ciuiga che diventa ciuga)
Bufera sulla parlamentare di Coraggio Italia per un video postato su Instagram in campagna elettorale. Che si inventa paesi inesistenti (Castel Dorsino), e accenti fuori posto (Bàlbido, come a Rovereto Terràgnolo)
BLEGGIO SUPERIORE. Come diceva quella canzone? “O bianco fiore, simbol d’amore...”. Non è andata così per l’aspirante (e arrivata al traguardo) senatrice della repubblica Michaela Biancofiore, paracadutata all’ultimo nel collegio elettorale che comprende Rovereto, le Giudicarie ed il Basso Sarca. E con una tecnica all’americana la senatrice ha deciso di divulgare video di tutti i paesi del collegio, raccontando pregi e difetti delle comunità.
Peccato che nella fretta dovuta ai tempi stretti, e forse anche a qualche cattivo consiglio, sia incorsa in alcuni scivoloni che certamente le hanno fatto perdere consensi. Non sarà un caso che in tutti i Comuni delle Giudicarie Esteriori (unico lembo di terra dell’intero comprensorio) abbia perso in favore dell’avversaria Donatella Conzatti.
La fretta? Come altro definire gli svarioni, che il popolo non solo non perdona, ma sbertuccia volentieri come sa fare con gli errori dei potenti. Quando chiami Bàlbido anziché Balbìdo, quando definisci la sagra della ciuìga, sagra della ciuga, che si capisce sagra dell’acciuga, quando chiami Castel Dorsino, un luogo che non esiste...
Ma la gaffe più grossa (“Donna Michaela” ci perdonerà) l’ha combinata a Bleggio Superiore, dove si è appostata davanti al “mitico Bim bum bar, che sorveglia la chiesa di Santa Croce”, per raccontare che “qui il problema, come in molti Comuni del Trentino Alto Adige – declama la pasionaria – è l’alcolismo, che provoca anche molti incidenti sulle strade. Una piaga che si risolve con la socialità...”.
Dice tante altre cose, ma quel richiamo all’alcolismo... Apriti cielo! Su Instagram sono piovuti insulti, attacchi, lamentele e richiami come i chicchi di grandine in un temporale estivo. “Ma come? Noi ubriaconi?”, e giù epiteti irripetibili.
Perfino il sindaco di Bleggio Superiore, Flavio Riccadonna, uomo dal sorriso facile e dall’approccio solitamente affabile, ha perso le staffe e ha risposto alla senatrice, “in rappresentanza del Comune di Bleggio Superiore di cui rivesto la carica di Sindaco”. E che dice? “Mi sono sentito particolarmente amareggiato ed offeso dopo aver visionato il suo video di propaganda elettorale dove definisce il Bleggio una terra disagiata, piena di problemi sociali ed ubriaconi e dove gli incidenti sono all’ordine del giorno”.
Ciò detto, invita Biancofiore in futuro “ad approfondire meglio le caratteristiche di un territorio che ritengo Lei non conosca affatto. Non vorrei si fosse lasciata trasportare dalla leggenda delle streghe che cita nel suo breve video, alle quali erano attribuiti tutti gli incidenti che accadevano allora. Per fortuna - conclude Flavio Riccadonna - rispetto al medioevo i tempi sono cambiati anche a Bleggio, e i miei concittadini già da molto tempo non rincorrono più le streghe! Piuttosto Lei, la prossima volta, semmai Le capiterà di ritornare, mi avverta...”.