Travolto da un tronco in val Breguzzo, restano gravissime le condizioni del 13enne di Bondo
Dopo il trasferimento nel capoluogo, è stato sottoposto a un delicato intervento ed ora sarà necessario attendere per capire se i medici potranno sciogliere la prognosi. La situazione al momento è ancora complessa
BREGUZZO. È sempre in gravissime condizioni all'ospedale Santa Chiara il tredicenne di Bondo che venerdì pomeriggio è stato colpito da un albero nei boschi della Val Breguzzo. Il ragazzino aveva seguito il padre salito per fare legna quando, verso le 17, si è verificato l'incidente. Il tredicenne è stato colpito al capo da un frassino che stava cadendo sul terreno ed ha perso i sensi.
Dopo il trasferimento nel capoluogo, è stato sottoposto a un delicato intervento ed ora sarà necessario attendere per capire se i medici potranno sciogliere la prognosi, al momento ancora riservata.
Sull'episodio stanno indagando i carabinieri della compagnia di Riva del Garda, per ricostruire con esattezza la dinamica dell'accaduto ed individuare eventuali responsabilità riguardo all'episodio.Nel frattempo, però, l'unico pensiero di una intera comunità è per il ragazzino. Non solo a Bondo e in tutto il Comune di Sella Giudicarie, ma anche in tutta la valle queste sono ore di apprensione, che tutti stanno trascorrendo in attesa di notizie dal Santa Chiara.
Il comandante dei corpo dei vigili del fuoco volontari di Bondo, Ezio Valenti, ha ripercorso la non facile giornata dell’intervento, a partire dal momento in cui il papà del ragazzino ha chiamato i soccorsi. “Mi trovavo non molto lontano dal luogo, insieme a mio fratello, quando è suonato il telefono. Era il cognato del papà del ragazzino che mi ha avvertito di quanto era appena accaduto”.
”A quel punto era già stata allertata anche la centrale unica dell'emergenza, con gli operatori del 112 che hanno permesso alla macchina dei soccorsi di attivarsi. Gli interventi sonio stati portati avanti con una rapidità decisiva per le sorti del tredicenne, per la quale Valenti ha voluto tributato un plauso a tutti i soccorritori: ai suoi uomini, agli operatori del Soccorso alpino, all'equipaggio dell'elicottero dei vigili del fuoco permanenti che hanno permesso al ragazzino di raggiungere l'ospedale del capoluogo”.
“Bisogna dire che l'equipaggio dell'elicottero, a quell'ora, dato che erano già passate le 17 e iniziava a calare il buio, ha fatto una manovra perfetta per calare l'equipe medica il più rapidamente possibile e poter poi per accogliere a bordo il ragazzo».