Bypass di Storo, opera da 5 milioni: lavori al via nel corso del 2025
A quanto emerso da un incontro pubblico, lo scorso anno a Storo, nel mese di marzo, si sono registrati circa 1.500 veicoli al giorno, che salgono a 1.800 nel mese di maggio, di questi circa il 30% sono da riferirsi ai mezzi pesanti, più dell'80% non rispetta il limite dei 50 chilometri all'ora
STORO. Poco più di 965 metri, 5 milioni di euro di budget, il progetto definitivo entro l'anno, l'appalto nel 2024 e i lavori nel corso del 2025. Sono i numeri del bypass che, in un paio di anni, toglierà dal centro di Storo il traffico pesante, rendendo più sicuro l'abitato. "Quest'opera rientra in quel percorso che abbiamo avviato a inizio legislatura con gli Stati generali della montagna per ascoltare e raccogliere le istanze di valli e montagne. Il bypass nasce da una precisa richiesta del territorio", ha spiegato il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.
A quanto emerso da un incontro pubblico, lo scorso anno a Storo, nel mese di marzo, si sono registrati circa 1.500 veicoli al giorno, che salgono a 1.800 nel mese di maggio, di questi circa il 30% sono da riferirsi ai mezzi pesanti, più dell'80% non rispetta il limite dei 50 chilometri all'ora. Nel dettaglio, sarà realizzato un tratto di viabilità che collega la strada provinciale 69 nel tratto a nord della zona industriale del centro giudicariese con la statale 240 in località Ampola.
La strada si svilupperà per 965 metri in adiacenza all'argine del torrente Palvico, in modo da utilizzare meno suolo possibile; l'innesto sulla statale 240 e sulla provinciale 89 avverrà tramite due rotatorie. Nella zona interessata dalla nuova viabilità si trova la Cappella sussidiaria dei Morti, intitolata a San Maurizio: la chiesetta, con la supervisione della Soprintendenza per i beni culturali, verrà inserita nel contesto dell'opera.