Pinzolo, primo ritardo per la variante: l’appaltatore ha chiesto più tempo per la progettazione
Il disegno esecutivo avrebbe dovuto essere consegnato il 4 febbraio, la Provincia ha concesso una proroga fino al 20 marzo. Il Consorzio Costruzioni di Benevento è l’unica impresa ad aver presentato offerta: serviranno quasi tre anni per i lavori
OPERA Variante e proposte per la galleria di Ponte Pià
PINZOLO. Le opere pubbliche? Sai quando parti, ma non sai quando arriverai. Senza scomodare il Duomo di Milano o, peggio, la Sagrada Familia di Barcellona, che sono casi limite, anzi, oltre ogni limite, non c'è, o quasi, opera che non vanti il suo bel ritardo, grande o piccolo che sia.Senza voler lanciare ingiustificati allarmi, ecco la notizia (perché comunque la si veda è una notizia) del primo ritardo della variante che dopo lustri e lustri di chiacchiere attraverserà l'abitato di Pinzolo.
Il 9 ottobre scorso è stato dato avvio al periodo di progettazione, che secondo i capitolati d'appalto era previsto della durata pari a 120 giorni naturali e consecutivi. Quindi, matematica alla mano, la consegna del progetto esecutivo sarebbe dovuta avvenire il giorno 4 febbraio 2024. Senonché (come si legge nella determina del commissario). Due giorni prima della scadenza, «il 2 febbraio 2024 è pervenuta alla struttura commissariale una richiesta di proroga, per un totale di 45 giorni», in pratica fino al 20 marzo prossimo.
«Ritenuti sussistere i presupposti per la proroga - si legge nella determina - il sottoscritto commissario con la presente intende concedere all'aggiudicatario Consorzio Stabile Sac Costruzioni una proroga al periodo di progettazione», eccetera eccetera. Quando si parla di tempi lunghi per le opere pubbliche bisogna pensare alla complessità dell'iter. Così è del gennaio 2021 (più di mille giorni fa) l'individuazione da parte della Giunta provinciale della variante di Pinzolo «tra le opere di interesse provinciale per le quali nominare un commissario».
Il 22 settembre 2022 è stato approvato il progetto definitivo per un importo complessivo di 116 milioni e 800.000 euro, e con la medesima determinazione è stato conferito mandato ad Apac (l'Agenzia provinciale appalti e contratti) in qualità di centrale di committenza per l'adozione del bando di gara per l'appalto, in riferimento alla voce A del quadro economico pari ad un importo posto a base di gara di 89.775.188,50 euro, di cui 87.253.719,87 per lavori soggetti a ribasso e 1 milione 424.483,21 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso.
L'aggiudicazione della gara, sulla base dell'offerta economicamente più vantaggiosa, è avvenuta assegnando, come detto, l'appalto al Consorzio Stabile Sac Costruzioni, con sede in Torrecuso, provincia di Benevento, unica ditta ad aver avanzato un'offerta che avrebbe dovuto essere quella più economicamente vantaggiosa, secondo le modalità stabilite. Ma appunto, era l'unica. Il tempo di esecuzione dei lavori è stato stabilito in 1.037 giorni naturali consecutivi (due anni e dieci mesi) decorrenti dalla data di consegna dei lavori. Quindi, facendo due conti, 5 mesi e mezzo (per il progetto, salvo ulteriori proroghe) più 34 mesi (per la costruzione) porta il conto per la conclusione della circonvallazione a 3 anni, 3 mesi e spiccioli dalla firma del contratto. Per non parlare delle incognite legate a meteo, materiali e imprevisti.