Ponte Caffaro, si installa il nuovo ponte "provvisorio" per sostituire quello nuovo e mai aperto
Una data storica: dopo anni di attesa, dopo milioni spesi per una struttura su cui i camion non riescono a passare, ecco la posa delle putrelle del Bailey
STORO. Vuoi vedere che siamo al dunque? Può darsi, anche se in una commedia degli equivoci come quella del ponte di Caffaro potrebbero ancora esserci colpi di scena.
Il dunque era rappresentato dall’informazione giunta alle parti interessate (l’Amministrazione comunale di Storo nello specifico) secondo cui giovedì 28 marzo 2024 (Giovedì Santo per la cristianità) sarebbe iniziato il montaggio del ponte provvisorio. Incredibilmente si gioca addirittura d’anticipo. Infatti l’impresa Di Iorio di Cancello e Arnone (provincia di Caserta) vincitrice dell’appalto, aveva annunciato che il montaggio del ponte sarebbe iniziato a partire dall’8 aprile, così da evitare la concomitanza con il traffico delle feste pasquali. Invece, causa sovrapposizioni con altri cantieri dell’impresa, si è deciso di anticipare, ma data la concomitanza con il traffico pasquale verso le stazioni turistiche dell’alta Rendena, era arrivato un altro slittamento. E oggi è iniziata la posa delle putrelle.
Dalle prime ore di questa mattina sono in corso i lavori di assemblaggio e posa del ponte provvisorio sul fiume Caffaro, al confine tra le province di Trento e Brescia, lungo la SPBS 237, che diventa SS 237 nel tratto in provincia di Trento. Tale intervento è necessario per consentire, successivamente, l’esecuzione degli interventi di restauro, consolidamento e allargamento del ponte storico esistente, così da adeguare e riqualificare al meglio l’infrastruttura che assicura uno dei collegamenti strategici fra Trentino e Lombardia. Nei giorni scorsi è stata ultimata la realizzazione delle spalle del ponte su micropali valvolati in alveo, mentre ora si sta provvedendo alla posa degli elementi prefabbricati. Le operazioni stanno procedendo secondo le tempistiche previste, assemblando le varie parti del ponte, a partire dalle travi, con l’ausilio di una speciale gru arrivata da Torino. Una volta completati i lavori di assemblaggio si potrà proseguire con la realizzazione della soletta. Le prove di carico si svolgeranno mercoledì 10 aprile e la viabilità sarà aperta verso la fine del mese di aprile.
Un intervento - reso possibile dalla sinergia fra le amministrazioni provinciali di Trento e Brescia e dal finanziamento per oltre 900.000 euro proprio dell’ente trentino - salutato con soddisfazione dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti che precisa come la collaborazione inter-istituzionale fra territori si qualifichi sempre come esercizio responsabile dell’Autonomia, considerando la mobilità quale diritto di tutti i cittadini.
Il ponte provvisorio garantirà una viabilità fluida e scorrevole, grazie alla fattiva collaborazione tra le amministrazioni provinciali coinvolte – dichiara il presidente della Provincia di Brescia, Emanuele Moraschini. A tal proposito ringrazio il presidente Fugatti e i Settori coinvolti, sottolineando che, nonostante l’importante impegno economico, restano fondamentali, per le Province, la sicurezza e i servizi essenziali. Questo è un grande esempio di sinergia inter-istituzionale che dimostra la concretezza di idee e progettualità a servizio dei territori”.
Il ponte provvisorio garantirà il transito a doppio senso di marcia, per tutte le categorie di veicoli, sia leggeri che pesanti, senza interruzioni e senza la limitazione a 40 tonnellate attualmente imposta per il passaggio sul ponte storico in attesa che siano svolti gli interventi per il suo recupero manutentorio. La realizzazione del manufatto provvisorio e dei relativi raccordi con l’asse viario della SP/SS 237 è curata dall’Amministrazione provinciale di Brescia – competente per la gestione e manutenzione del ponte storico sopra citato, in attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto in data 28 marzo 2022 tra il Presidente della Provincia di Brescia ed il Presidente della Provincia autonoma di Trento, in base al quale, in considerazione della particolare importanza del collegamento viario in questione, l’Amministrazione provinciale di Trento partecipa con un contributo economico di 904.000,00 euro, pari alla spesa complessiva inizialmente stimata per la realizzazione dell’opera. A seguito dell’aggiornamento dei costi dei materiali avvenuto durante l’anno 2022, il costo complessivo dell’opera è aumentato arrivando ad un importo pari a 1.155.000,00 euro. La Provincia di Brescia ha provveduto con fondi propri al finanziamento della differenza dell’importo, pari a 251.000,00 euro.
In tale importo è compreso anche il costo del noleggio del ponte provvisorio per l’intervallo temporale necessario all’esecuzione dei lavori di restauro e consolidamento del ponte storico, la cui durata è stimata pari a 9 mesi.
Il montaggio del ponte non inciderà (così garantiscono gli operatori) sul traffico della statale. In compenso via Campini (la strada che dalla statale parte per portare a Baitoni, Bondone ed alla zona industriale di Storo) è chiusa, perché proprio su quell’arteria è stata installata la gru utilizzata per montare il ponte Bailey. Il traffico leggero per Bondone e Baitoni verrà deviato su strade interne a Lodrone, mentre il traffico pesante verrà fatto passare per l’abitato di Storo.
Comunque il mese di aprile del 2024 dovrebbe segnare l’apertura della terza via: il ponte provvisorio finanziato per oltre 900.000 euro dalla Provincia di Trento e per 250.000 dalla Provincia di Brescia, piazzato fra il ponte del 1906 che va ristrutturato ed il ponte nuovo realizzato nel 2017 e mai aperto per manifesta impossibilità a farci salire i mezzi pesanti.
Il tempo stabilito per la ristrutturazione del ponte storico è valutato in nove mesi. “Comincia a contare”, ammonisce il solito scettico, con il sorriso sulle labbra, al bar.
Due osservazioni finali. Prima: il ponte provvisorio. I lavori per la sua posa sono iniziati a metà marzo del 2023 con l’impegno da contratto di concludersi in 70 (avete letto bene, 70) giorni. A oggi ne sono passati 380, e ne passeranno ancora, tanto da superare quota 200, e il ponte non è stato montato.
Seconda: il ponte nuovo. Da queste parti sono in molti a chiedersi dove sia la solerte Corte dei conti, che sanziona i sindaci per le spese di rappresentanza e non ha ancora detto niente rispetto ai milioni spesi per costruire un ponte mai aperto da sette anni a causa della impossibilità di far transitare gli autotreni.