Controlli sugli autobus usati per le gite scolastiche, il titolare di una azienda di trasporti trentina nei guai
Utilizzava abusivamente la carta tachigrafica di un dipendente e non quella personale. Lo hanno scoperto gli agenti della Polizia Locale delle Giudicarie. “Questo "modus operandi" verosimilmente finalizzato allo sforamento dei tempi di guida o al mancato rispetto delle pause al volante, è considerato molto pericoloso
TIONE. La Polizia Locale delle Giudicarie, nell’ambito delle verifiche sugli autobus utilizzati per il trasporto in occasione delle gite scolastiche, ha controllato alcuni veicoli, con i relativi autisti, in fase di rientro dopo aver accompagnato i ragazzi di vari istituti comprensivi del territorio ai viaggi di istruzione. Dagli accertamenti non sono scaturite particolari irregolarità, salvo in un caso dove è emerso che l’autista utilizzava abusivamente la carta tachigrafica di un dipendente e non quella personale.
Il titolare di un’azienda di trasporto trentina, operante principalmente in Valle dell’Adige, infatti, al momento del controllo aveva inserito nell’apparecchio cronotachigrafico, la strumentazione adibita al controllo della velocità e dei tempi di guida dei veicoli commerciali, la carta tachigrafica di un suo dipendente nordafricano.
I successivi accertamenti sul cronotachigrafo digitale hanno permesso di stabilire come la medesima carta fosse rimasta inserita tutta la durata della gita, nonostante ad essere stato immortalato alla guida nelle immagini delle telecamere della videosorveglianza del territorio fosse stato sempre l’uomo trentino proprietario del mezzo.
Gli agenti, a quel punto, hanno proceduto al ritiro della patente di guida del conducente ai fini della sospensione, contestualmente è stata applicata una sanzione pecuniaria di 866 euro, con decurtazione di 10 punti dal certificato professionale.
“Questo "modus operandi" verosimilmente finalizzato allo sforamento dei tempi di guida o al mancato rispetto delle pause al volante, è considerato molto pericoloso, in quanto mette a rischio l'incolumità dello stesso conducente, dei passeggeri e quella degli altri utenti della strada, ed inoltre, dato non marginale, incide anche sulla concorrenza sleale che viene perpetrata ai danni delle aziende che rispettano le regole.”