L’indignazione / Il raid

Sconcerto a Tione, vandali contro le associazioni: “Ma che generazione stiamo crescendo?”

Se lo chiede Udalrico Gottardi, per una vita docente di educazione artistica, ora pensionato e presidente dell'Avulss di Tione. Auto prese a calci e cofani ammaccati

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di Giuliano Beltrami

TIONE. "Ma che generazione stiamo crescendo?". Ha l'aria sbigottita, potremmo dire pure un po' sconvolta, Udalrico Gottardi, per una vita docente di educazione artistica, oggi pensionato e presidente dell'Avulss di Tione. «Me lo chiedo da ex insegnante, da padre e da nonno: dove sono finite le famiglie?».

Lo sfogo parte da lontano e arriva all'altra notte. Ma prima va spiegato che in via della Cornàl, una strada che si diparte da via del Foro, centralissima arteria del centro storico di Tione, c'è un garage coperto che ospita, accanto a macchine di privati, gli automezzi di alcune associazioni del volontariato locale: Unione sportiva Tione, Brenta Volley, Area 51, Auser e Avulss.

«Siamo contenti - racconta Gottardi - perché anche d'inverno, se nevica, abbiamo la macchina perfettamente in ordine per fare i nostri servizi di accompagnamento delle persone fragili».

Sarà che non è ancora inverno, sta di fatto che venerdì mattina i volontari sono stati accolti da una sorpresa di quelle che non vorresti vedere. Proprio un volontario dell'Avulss, entrato nel garage, ha trovato il mezzo ammaccato nella parte anteriore: preso a calci da qualcuno provvisto di energia, rabbia e scarponi. In realtà non è una sorpresa: infatti nella primavera scorsa, nello stesso garage, Auser (Associazione che porta gli anziani alle visite mediche e all'ospedale) ha trovato la sua Dacia con gli specchietti retrovisori divelti.

Come non bastasse, gli ignoti (non sappiamo se soliti) hanno ammaccato il cofano e vi hanno depositato sopra "cose indecenti", come vengono definite con pudore. E per finire, più d'uno è salito sul tetto e ci ha ballato sopra, rovinandolo. Ma non c'è solo chi balla sul tetto che comincia a scottare.

Circa un mese fa nello stesso garage è stato distrutto il Fiat Ducato (non giovanissimo, ma ancora in forze) di un'associazione sportiva: hanno tagliato tre gomme, sono entrati dal portellone posteriore e hanno strappato e tagliuzzato tutti i sedili.

Domanda: chi sono gli autori di simili bravate che forse dovrebbero essere definite in modo più brutale? «Guardi - ci spiega un volontario - che d'inverno, quando è ancora buio e andiamo lì per prendere l'auto per andare a Trento a fare un servizio, troviamo dei ragazzini e delle ragazzine, tutti minorenni, seduti su una panchina con lo smartphone in mano, prima di andare a scuola. C'è un problema: troviamo il pavimento cosparso di bottiglie di ogni tipo, fra cui vodka. Il terreno è ridotto ad una discarica».

La faccenda va avanti da un po' di tempo, perciò ad un certo punto le associazioni che usufruiscono del garage hanno mandato una lettera al Comune, ai vigili del fuoco e alla polizia locale per manifestare la loro preoccupazione.

«La lettera - racconta Udalrico Gottardi - ha dato per fortuna esito positivo, perché il sindaco Eugenio Antolini in persona mi ha telefonato per annunciare che la giunta ha deciso di realizzare una inferriata con cancello, così da chiudere alle incursioni dei male intenzionati». Perché una telecamera nel cortile è stata installata, ma non riesce a prendere tutto il garage.

«Devo ringraziare il sindaco - conclude Udalrico Gottardi - perché ha preso sul serio la nostra richiesta. In ogni caso lunedì mattina andremo a sporgere denuncia nella stazione dei Carabinieri. Però continuo a chiedermi con un pizzico di angoscia: cosa pensano questi ragazzi? E cosa pensano le loro famiglie?». Verrebbe una battuta: pensano?

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