Mezzolombardo e San Michele, Rurale in salute
Bilancio positivo per la Cassa Rurale di Mezzolombardo e San Michele all’Adige, che venerdì 20 maggio ha celebrato la propria assemblea ordinaria, al Teatro San Pietro. In odore di fusione con le altre quattro «sorelle» di Lavis-Cembra, Mezzocorona, Roverè della Luna e Giovo, la banca che si muove in una realtà economica fortemente connotata dall’agricoltura e dal commercio, presenta un utile netto di 790 mila euro, destinato quasi interamente (716 mila euro) a riserve. Il che fa dire, al presidente Mauro Mendini: «Abbiamo una banca sana che gode dell’apprezzamento della sua comunità». «Lo confermano il Cet 1 ratio che sfiora il 20% (19,94) - spiega il direttore Paolo Segnana -, la copertura dei crediti deteriorati del 49% e le garanzie ipotecarie che assistono il 64% dei finanziamenti».
La raccolta complessiva è salita da 251 a 257 milioni (+2,53%), la raccolta diretta è scesa del 2,72%, mentre quella indiretta è cresciuta del 20,52%: «Si è continuato a fare credito, anche se il saldo degli impieghi è sceso da 151 milioni a 143 milioni con una flessione del 5,42%», aggiunge Segnana.
Ed è attraverso la ricerca quotidiana di un equilibrio fra innovazione e tradizione che è stato possibile chiudere in utile, con un lieve calo rispetto al 2014 quando l’attivo era di 1,19 milioni.
«L’investimento in formazione è considerevole e fondamentale - prosegue Segnana - per accrescere la professionalità dello staff e garantire un servizio qualificato all’altezza della clientela preparata ed esigente». Anche così la Cassa Rurale resta banca del territorio, con poco meno di duemila soci e oltre settemila clienti: «Fortissima la ricaduta in termini di stipendi, fornitori, imposte e sostegno all’economia locale e alle famiglie - osserva Mendini -. È stato sostenuto con forza il terzo settore, che rappresenta l’anima delle comunità». E vanno ricordati i premi agli studenti meritevoli e l’iniziativa «Progettare il futuro: una responsabilità da condividere».
L’assemblea ha anche rinnovato la fiducia a tre consiglieri in scadenza: Manuela Zeni, Mauro Bragagna, Nicola Tait.