Altavalle, il consigliere Pilzer non le manda a dire al neo-sindaco
Avere una sola lista in corsa in una tornata elettorale, non sempre è sinonimo di coesione ed unità di vedute, come superficialmente si potrebbe credere. Lo sta capendo il neo-eletto sindaco del neonato comune di Altavalle, Matteo Paolazzi, che dopo aver tribolato per il quorum, raggiunto la notte delle elezioni con un margine di appena 45 voti, giovedì sera ha pagato gli effetti collaterali legati alle nomine dei quattro assessori da lui fatte. A presentare il conto subito, in occasione del primo consiglio comunale dopo le elezioni, è stato Gabriele Pilzer, risultato il più votato dei quindici candidati consiglieri in lista, con 93 voti.
A rendere meno salato questo conto non è bastata l’apertura fatta dal sindaco in avvio di seduta, quando dopo aver presentato la squadra di giunta (Vera Rossi vicesindaca, Luca Nardin, Tiziana Monegatti e Adriano Felicetti assessori), ha espressamente annunciato l’intenzione di procedere ad una staffetta a metà consiliatura, fra Nardin e Pilzer. Il tentativo di Paolazzi di mettere le mani avanti sperando in qualche modo di evitare una pubblica resa dei conti altamente probabile vista la proverbiale schiettezza di Pilzer, è fallita.
Il candidato più votato, dopo aver premesso di intervenire «non per risentimenti personali né verso il sindaco né verso i componenti della giunta, ma per rispetto verso i concittadini che mi hanno votato», ha voluto chiarire di aver dato «fin da subito la disponibilità incondizionata a far parte di questa giunta, essendo il più votato della lista». Disponibilità non considerata, almeno in prima battuta: «Evidentemente - ha chiosato ironicamente Pilzer - per competenze, opportunità politica o affinità di carattere, le scelte del sindaco sono ricadute altrove». Non è mancata una sottolineatura velenosa alla scelta di Vera Rossi vicesindaca «espressione di un seggio elettorale dove non è stato nemmeno raggiunto il quorum con ben 5 candidati, decisione che suscita qualche ulteriore dubbio sulla considerazione data al voto della popolazione».
Chiuso il suo breve intervento con gli auguri a sindaco e giunta di «un lavoro proficuo, sereno e soprattutto trasparente», Pilzer ha incassato l’applauso di molti concittadini che assistevano ai lavori. Il sindaco Paolazzi, da parte sua, ha chiuso la questione assumendosi la piena responsabilità delle scelte fatte, «le migliori per l’attuale bene del Comune».