Valle dei Laghi, aiuto a 160 famiglie
La Caritas decanale della Valle dei Laghi traccia il quadro riepilogativo delle offerte e degli aiuti nel 2016. Bastano pochi dati per fotografare una situazione di difficoltà «notevolmente incrementata» a fronte della persistente congiuntura sfavorevole. Negli occhi di Italo Poli, coordinatore di un ristretto gruppo di laici che in sintonia con i valori cristiani si fa carico dei servizi caritatevoli della valle, traspare l’apprensione verso quelle vulnerabilità sociali più marcate per cui disoccupazione, precarietà lavorativa e scissione dei legami all’interno delle mura domestiche acuiscono il malessere individuale e non aiutano affatto a uscire da un impasse dal potenziale effetto cronicizzante.
Sono 160 i nuclei familiari toccati dagli aiuti, dei quali una cinquantina è lo zoccolo duro della crisi in Valle dei Laghi. Grosso modo 1.300 le richieste d’aiuto pervenute nei dodici mesi, una su tre per l’ottenimento di pacchi viveri. Dal lato contabile, tra le uscite rendicontate per complessivi 23.361 euro, la più ingente (10.674 euro) verte sulle richieste di aiuto per il pagamento di mutui e affitti. A cascata, le spese di assistenza (3.951), le utenze domestiche (3.054), le spese di trasporto (1.428) e quelle sanitarie (1.089) e, per la frazione residua, le spese gestionali.
Nelle voci attive figurano le elargizioni per mano di privati cittadini (4.875), quelle devolute da associazioni e gruppi di volontariato (3.460), di enti (480), nonché i ricavi da attività promozionali (2.828).