Mezzolombardo, ginecologi al lavoro senza l'ecografo
Negli ambulatori di Mezzolombardo ricevono due ginecologi, che però nei locali di via Damiano Chiesa sarebbero sprovvisti della più basilare strumentazione, come ad esempio un ecografo. Mentre nello stesso giorno un collega visita nell’ambulatorio di fronte, alla Casa di Riposo, che ha tutto quel che serve.
Il problema è al centro di una interrogazione a risposta scritta (la numero 5547) che il consigliere provinciale Filippo Degasperi, del Movimento 5 Stelle, ha presentato all’assessore alla sanità Luca Zeni. «Conosciamo le enormi difficoltà più volte riferite dall’assessore alla sanità a reperire specialisti ginecologici tanto da essere ancora sospesa la riapertura del punto nascita di Cavalese - esordisce Degasperi - ma non si comprende allora la ridondanza di ginecologi che prestano servizio a Mezzolombardo dove contemporaneamente ce ne sono due». Ma non è questo il problema.
«Ci è stato riferito che nel poliambulatorio in Via Damiano Chiesa tutti i martedì dalle ore 8 alle 16 presta servizio un ginecologo espletando attività ambulatoriale divisionale ma senza la strumentazione necessaria: non c’è in quell’ambulatorio l’ecografo, perciò la visite sono incomplete e le pazienti devono sopportare il disagio di ulteriori visite e successivi appuntamenti».
Poi la sovrabbondanza: «Quello che stupisce è che da ottobre 2017 tutti i martedì dalle ore 8 alle 16 l’ambulatorio divisionale ostetrico-ginecologico di competenza dell’Unità Operativa di Cles viene espletato (purtroppo con le gravi carenze strumentali suddette) da un ginecologo proveniente dall’ospedale di Arco inviato per l’assenza per malattia del ginecologo di Cles. Non si comprende allora come mai nelle stesse giornate di martedì contemporaneamente presso la Casa di Riposo sita di fronte al Poliambulatorio presti servizio un secondo ginecologo proveniente da Cles. Questo ginecologo e le pazienti visitate in tale sede sono più fortunati: hanno a disposizione l’ecografo».
«Quindi, riassumendo, tutti i martedì a Mezzolombardo ci sono contemporaneamente due ginecologi in due sedi adiacenti, una con ecografo e l’altra senza». E Degasperi domanda come mai.