Credito e risparmio "responsabile" L'incontro della Cassa Rurale fa il pieno
Partire dal risparmio responsabile per sviluppare il tema della finanza etica. Sono gli argomenti della serata promossa dalla Cassa Rurale Lavis - Mezzocorona - Valle di Cembra in collaborazione con Cassa Centrale Banca che ha garantito un sostegno fondamentale per l’organizzazione di questo appuntamento. «Quello che abbiamo scelto di trattare è un argomento un po’ particolare perché affrontare il tema della finanza etica è un qualcosa che nasce dall’esigenza di vivere un po’ meglio la nostra società - ha osservato Ermanno Villotti, presidente dell’istituto di credito cooperativo – Anche le banche possono farsi strumento per qualche finalità etica. Come dire: fare qualcosa di buono e utile a tutti che concorra al benessere generale e non solo al tornaconto personale».
Tre i relatori: Gianluca Filippi, responsabile commerciale Finanza e Bancassicurazione di Cassa Centrale Banca, l’economista Giordano Beani di Amundi – Società di Gestione del Risparmio e Stefano Caserini, climatologo e docente di mitigazione dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano.
Filippi, ha introdotto il tema della serata illustrando al pubblico presente la difficile situazione dei mercati finanziari. «Un contesto molto complicato che - ha osservato - seppur supportato da una fase di crescita globale generalizzata delle economie più importanti al mondo, si trova ad affrontare variabili estremamente scivolose. A cominciare dalla guerra commerciale innescata dal presidente americano Trump, che ha portato tensioni sui mercati europei ed asiatici. Quindi la rinnovata volatilità che ha creato scompiglio sui mercati azionari di tutto il mondo; e ancora le tensioni provenienti dai Paesi emergenti e dall’Italia che hanno provocato un rialzo generalizzato dei rendimenti e, quindi, perdite importanti per quegli investitori che hanno concentrato i loro portafogli sui titoli di Stato».
Di fronte a tutto questo l’invito ad adottare un approccio molto equilibrato nell’impiego dei propri risparmi, «affidandosi a professionisti del settore come i consulenti della Cassa Rurale - ha aggiunto - in grado di proporre soluzioni di investimento coerenti con il profilo di rischio di ciascun investitore e con l’accresciuta necessità di utilizzare strumenti di investimento sostenibili e responsabili nei confronti dell’ambiente, del mondo sociale e della governance delle società. Aspetti storicamente insiti nell’agire quotidiano delle Casse Rurali».
La nuova finanza «quella che si occupa anche della sostenibilità dell’investimento e non solo della redditività – ha spiegato Beani – basa il proprio approccio sulla integrazione dell’analisi finanziaria tradizionale con aspetti di analisi extra finanziaria. Vale a dire – ha aggiunto – impatti ambientali, interazione con la società. Non ultimo la governance aziendale, ossia i principi guida che ispirano l’azione manageriale di quella azienda».
La conclusione è stata affidata alla conferenza spettacolo sul clima che cambia «A qualcuno piace caldo», proposto e curato da Stefano Caserini ed Emilio Cella (al pianoforte).