La funivia fra Zambana Vecchia e Fai torna attuale: studio di fattibilità in vista
Una funivia, quella fra Zambana e Fai della Paganella, da far rivivere. Affinché questa funivia torni ad essere un importante volano per Zambana, punto di partenza per ridare una spinta nuova e innovativa per il borgo vecchio.
Nei giorni scorsi, infatti, è stata firmata una convenzione fra i Comuni di Zambana e Fai della Paganella, la Comunità di valle dell’Altopiano e Paganella 2001, società gestrice delle piste da sci.
Questa convenzione prevede la realizzazione di uno studio di fattibilità per la ricostruzione della funivia. Che, a livello di tragitto, seguirà giocoforza quello dell’antica funivia. Ma questo studio di fattibilità riguarderà tutte le possibili ricadute, per Zambana Vecchia, della realizzazione di questo impianto.
«Questo progetto è uno degli aspetti più importanti che la nostra amministrazione sta seguendo - commenta il sindaco di Zambana, Renato Tasin - adesso cercheremo il progettista giusto per realizzare lo studio di fattibilità. Noi siamo convinti che la funivia possa essere un volano davvero molto importante. Per il turismo ma non solo. Per tutto l’indotto, per la creazione di posti di lavoro, per far riscoprire quest’angolo di territorio a soli dieci chilometri dalla città di Trento».
Diverse opere sono già state realizzate per il rilancio di Zambana Vecchia: dalla realizzazione del vallo tomo alla sistemazione del parco. Ora la funivia, con tutte le sue opere collegate, dai parcheggi alle piste ciclabili che in futuro collegheranno Trento nord con Nave, rappresenta un’occasione per far rivivere la parte antica della borgata.
«Un rilancio che vogliamo passi non solo atrraverso quest’opera - continua Tasin - ma anche dalla creazione di un nuovo punto vendita degli asparagi o con la valorizzazione dei percorsi naturalistici. Siamo un paese che si sta trasformando, stiamo togliendo molti vincoli, il che permetterà una maggiore facilità di investimento sul nostro territorio. Nei giorni scorsi sono stato in Provincia per sistemare alcune cose inerenti al nuovo Piano regolatore generale».
Trasformare Zambana Vecchia e la sua storia in un borgo non di passaggio ma vivibile, con un collegamento diretto con l’altopiano della Paganella e facilmente raggiungibile dalla Piana Rotaliana anche in bicicletta, grazie alla rete di piste ciclabili. Un nuovo volto che passerà anche da enogastronomia e contatto diretto con la natura, per evitare che diventi solamente un borgo dormitorio e basta.
Anche in prospettiva futura, quando dal 2019 Zambana e Nave daranno vita al nuovo Comune di Terre d’Adige: «Nei giorni scorsi abbiamo avuto un assaggio importante di cosa le nostre due comunità insieme possono fare, con l’organizzazione della sagra delle Antiche Terre - conclude il sindaco Tasin - appuntamento che ha riscontrato un ottimo successo. Siamo una comunità che vuole crescere. Ed oggi ci sono tante possibilità per crescere ancora. Mantenendo il nostro spirito rurale, il nostro forte collegamento con il territorio, ma studiando forme di sviluppo e di crescita che ci permettano di diventare una comunità sempre più viva e vivace».