L'ex colonia di Masen ad un privato con la grana del campo sportivo
L’imponente edificio dell’ex colonia Salesiani di Masen con tutte le sue pertinenze, è stato venduto. Ad acquistarlo dall’Istituto Salesiano è stato Alberto Pellegrini, 59 anni di Palù di Giovo. Un passaggio di proprietà avvenuto nella prima metà dell’anno, che nel comune cembrano non ha mancato di far discutere in considerazione del fatto che il complesso, inutilizzato da anni come struttura extraalberghiera, aveva rappresentato per decenni uno storico punto di riferimento per il turismo sociale ma anche per l’attività sportiva, data l’insistenza sul compendio di un nuovo campo da calcio in erba sintetica a disposizione delle società sportive locali.
Particolare, quest’ultimo, di valore tutt’altro che marginale, visto che a conclusione della partita immobiliare fra privati, ha lasciato aperta una rilevante questione interesse pubblico, che è poi la ragione per cui il gruppo di minoranza in consiglio comunale «Insieme per Giovo» ha presentato un’interrogazione al sindaco Vittorio Stonfer. La proprietà del campo da calcio realizzato in erba sintetica, infatti, non è per intero comunale, ma per una parte era dei Salesiani e dunque ora del nuovo proprietario, in ragione di una convenzione di comodato gratuito relativa ad una parte di terreno antistante l’edificio siglata nel giugno 2011 per la durata di 15 anni dalla conclusione dei lavori avvenuta nel marzo del 2013.
Il problema, ora, è che la comunità di Giovo si ritrova un bellissimo campo da calcio costato oltre 662 mila euro di denaro pubblico (430.300 dei quali messi dalla Provincia, 175.000 dal Comune e 40 mila dal Bim) in condominio con un privato, con la diretta conseguenza di non poterlo utilizzare per le partite ufficiali. «Le cose in effetti stanno in questi termini - conferma il presidente trentino della Figc, Ettore Pellizzari -. In mancanza di una concessione completa di utilizzo della struttura firmata dal proprietario o dai proprietari, sui terreni di gioco non si può svolgere attività ufficiale. Diciamo che nel caso in specie alla Figc basterebbe anche avere la doppia disponibilità del Comune e del privato, che al momento però manca».
A precisa domanda degli interroganti, il sindaco Stonfer ha riconosiuto la titolarità «promiscua» della struttura riferendo di aver espresso ai nuovi proprietari in data 20 luglio 2018 l’interesse ad addivenire ad «un reciproco bonario accordo» puntando poi ad avviare la procedura per arrivare ad una nuova convenzione per la gestione dell’intera struttura sportiva. La speranza di tutti, a questo punto, è che la trattativa si chiuda al più presto, visto che da luglio sono già trascorsi quasi sei mesi.
Tornando alla vendita dell’immobile, l’interrogazione di«Insieme per Giovo» evidenzia anche come il complesso da lungo tempo era stato posto in vendita e che la proprietà più volte aveva più volte tentato una trattativa con il Comune. Nel documento presentato dalla capogruppo Maria Pia Dall’Agnol si ricorda come già il 9 luglio 2016 Insieme per Giovo interrogava il sindaco Stonfer chiedendo in particolare quali avrebbero potuto essere le intenzioni dell’Amministrazione in merito allo sviluppo della zona ipotizzando l’acquisizione dell’immobile dei Salesiani. Il primo cittadino riferì di due incontri con i Salesiani e confermò la loro intenzione di vendere il complesso, affermando che le parti si erano lasciate «impegnandosi ad analizzare possibili soluzioni in modo da poter affrontare in parte o complessivamente tale situazione». Le rose che avrebbero potuto fiorire fra Comune e Salesiani, come si è capito, non sono però mai più fiorite.