Da Trentino Trasporti il terreno per la ciclabile Lavis-Zambana
Lavis e Zambana (dal 1° gennaio Terre d’Adige) saranno unite da una pista ciclabile. Non sarà nell’immediato, ma l’obiettivo già messo a fuoco quando venne realizzata la rotatoria del Sevignani con la predisposizione dei sottopassi ciclopedonali, si è ulteriormente avvicinato. A gennaio, infatti, dovrebbe arrivare l’ok da Trentino Trasporti per la cessione della gestione del vecchio sedime della ferrovia Trento-Malè al Comune di Lavis su cui realizzare, appunto, il collegamento ciclo-pedonale dalla ciclabile che passa dalla nuova stazione della Trento - Malé di Lavis fino alla stazione ferroviaria di Lavis, all’altezza del paese di Zambana.
Sul fronte dei collegamenti fra Lavis e Zambana, va segnalato come il consiglio comunale di Lavis nel pronunciarsi sulla possibilità di allungare il tragitto dell’autobus 17 fino alla stazione ferroviaria, abbia sancito che essi più in generale debbano essere migliorati.
Su questo punto, piatto forte dell’ultima seduta del consiglio comunale nell’anno solare 2018, l’aula ha dato prova di grande compattezza. Votando all’unanimità la mozione presentata dalla Lega per prolungare fino a via Stazione il transito dell’autobus numero 17. Quello, per capirci, che collega Trento a Lavis con fermate in praticamente tutto il centro storico, dal ponte sull’Avisio fino a via Cembra e poi lungo il salotto antico lavisano. Ma non, appunto, fino alla stazione. «I trasporti sono un tema fondamentale - ha spiegato in aula il consigliere del Carroccio, Simone Moser - intensificare e migliorare il trasporto pubblico comporta tanti vantaggi in molteplici ambiti. Da quello ambientale al traffico, fino ad un discorso di salute. Attualmente per buona parte della giornata alla stazione ci si può arrivare solamente con la propria vettura oppre il taxi». Invece a metà del 2019 scadrà la convenzione fra Trento e Lavis per avere il collegamento autobus. Quale occasione più ghiotta, quindi, di questi sei mesi per poterla ridiscutere allungando magari il tragitto? «È una criticità che conosciamo bene - ha risposto l’assessore comunale Andrea Fabbro - il servizio di trasporto intracomunale non è appetibile per una questione di orari. Siamo disponibilissimi a parlare con Trento di questo tema, prima di Natale abbiamo iniziato a fare dei conteggi per capire quante persone utilizzino la stazione ed in che momento della giornata. Così da capire le necessità dei pendolari che utilizzano la stazione. Avendo dei dati certi, dei numeri oggettivi, possiamo andare poi da Trentino Trasporti e dal Comune di Trento con delle richiese ben precise». Analisi sui volumi di utilizzo queste che proseguiranno anche dopo le Feste.
«In questa fase - ha aggiunto il vicesindaco, Luca Paolazzi - è fondamentale avere dati precisi, un quadro dell’utilizzo dell’utenza. È chiaro che se la maggior parte degli utenti si concentrano solamente in alcune fasce orarie si possono studiare diverse soluzioni. Dal prolungamento della corsa del 17 in quelle fasce orarie, all’istituzione di un vettore specifico fra il centro di Lavis e la stazione in diversi momenti della giornata. Numeri alla mano si potrà prendere la decisione migliore, sempre per incentivare la mobilità sostenibile e con un basso impatto». Far arrivare il 17 fino alla stazione vorrebbe dire, in automatico, dare l’autobus anche alla nuova comunità di Terre d’Adige. Visto che l’autobus proveniente da Lavis dovrebbe girarsi alla rotatoria dei 5 Comuni e fermarsi poi in prossimità della stazione. Cosa che permetterebbe agli attuali abitanti di Zambana, attraverso il sottopasso ferroviario, di prendere l’autobus lì e raggiungere poi comodamente sia il centro di Lavis sia Trento.